È il mazarese Totò Arresta ad iscrivere per la prima volta il proprio nome e cognome nel primo albo d’oro dell’Autoslalom Città di Ucria, quarto appuntamento stagionale con lo Challenge Palikè e con il Prix “Serena Casubolo”. La kermesse automobilistica, letteralmente “adottata”, con entusiasmo e passione, dalla comunità residente nel piccolo comune del Parco dei monti Nebrodi, nel Messinese, si è disputata oggi, al cospetto di un pubblico straripante e di una giornata particolarmente calda e soleggiata. Insomma, un mix perfetto.
Totò Arresta, al volante della sua Gloria B5 Evo Suzuki preparata nella ‘factory’ trapanese del campione italiano Slalom in carica “Gimmy” Ingardia, ha dominato la scena, aggiudicandosi entrambe le manche cronometrate e sopravanzando al traguardo il pur ottimo rientrante catanese (di Adrano) Mimmo Polizzi, che ha testato con profitto alcune nuove componenti tecniche sulla sua Elia Avrio ST09 Suzuki della Catania Corse ed il sempre più sorprendente etneo (vive a Biancavilla) Silvio Fiore, terzo assoluto con una certa costanza di prestazioni, nell’abitacolo della Formula Fire Suzuki 1150 della Catania Corse.
È andata come mi aspettavo – è il commento a fine gara di Totò Arresta – ho potuto disporre di una monoposto pressoché perfetta. Dopo la ricognizione ho apportato solo piccole modifiche all’assetto ed utilizzato un set di pneumatici nuovi. Ma, ripeto, sono contento del lavoro portato a compimento dal preparatore Ingardia. Siamo sulla strada giusta”. Per Arresta si tratta della 6a affermazione stagionale, con il tempo complessivo di 117,09 “punti-secondi”, per la gioia di papà Girolamo (pure lui presente ad Ucria) e dei vertici della Scuderia Armanno Corse Palermo.
Moderatamente soddisfatti Mimmo Polizzi e Silvio Fiore, i quali hanno provato in tutti i modi, soprattutto nella seconda e decisiva salita, a sferrare l’attacco decisivo ad Arresta, senza riuscirvi. Polizzi ha chiuso a poco più di 2” dal vincitore, Fiore a 3”71 da Arresta. Boccone amaro e tanta delusione, invece, per l’agrigentino (residente a Sciacca) Salvatore Catanzaro, alla fine quarto assoluto, ma, alla vigilia, considerato a ragione tra i pretendenti al gradino più alto del podio. Dopo una ricognizione che lasciava presagire ben altro, Catanzaro ha accusato problemi di aderenza al posteriore della sua Gloria B5 Evo Suzuki con i colori della Armanno Corse, dovendo alzare il piede nelle fasi decisive di gara.
Gara di apprendistato e quinta piazza meritata per l’altro saccense Nino Di Matteo, piuttosto regolare con la Gloria C8F Evo Suzuki della RO Racing, con la quale non è però riuscito a migliorare il tempo della prima salita, precedendo comunque il primo dei piloti messinesi, ossia Giuseppe Bellini, sempre più a suo agio nell’abitacolo della Radical SR4 Suzuki di classe E2SC 1400. Altro messinese (di Torregrotta) in settima posizione. Santi Leo è stato anche lui autore di una prova senza troppe sbavature, che gli ha regalato la “top ten” al volante della sua Radical SR4 Suzuki millequattro, precedendo il “veterano” trapanese Nicolò Incammisa, pure lui su SR4 Suzuki, “griffata” Trapani Corse.
Pur assente dalle corse da diversi anni, il messinese Salvatore Giunta (vive a Villafranca Tirrena) ha sfoderato una prestazione “monstre”, dimostrando la classe innata di sempre, chiudendo 9° assoluto e portando a casa la vittoria nel gruppo E2SH Silhouette, con la sempre ammirata Fiat 126 Max Suzuki.
Negli altri gruppi, successi per gli altri messinesi Alfredo Giamboi (di Novara di Sicilia, gruppo Speciale, Fiat X1/9), Michele Ferrara (pure lui opera a Novara di Sicilia, gruppo RS Plus, su Peugeot 106 Gti 16v, per la Nebrosport), Mario Radici (Renault Clio RS, gruppo N, Piloti per Passione), Alessio Truscello (gruppo A, Peugeot 106 Rallye, Puntese Corse), Katia Di Dio (anche lei vive a Novara di Sicilia, gruppo Prototipi Slalom, Fiat 127 Abarth 70 HP). Tra gli altri messinesi vincenti in gruppo anche Carmelo Arasi (VST, su KC3 Suzuki, per la Nebrosport) e Valentino Di Blasi (in gruppo RS, su Peugeot 106 Gti 16v, anche lui Nebrosport).
Fondamentale, inoltre, l’affermazione del catanese (risiede a Giarre) Giuseppe Messina, sul primo gradino del podio in gruppo E1 Italia, con la fedele Renault Clio Cup. La citata Katia Di Dio primeggiato ancora nella speciale graduatoria Femminile, precedendo la catanese (di Giarre) Rossella Pappalardo, con la Fiat 500F della Puntese Corse, la messinese (risiede a Santa Teresa Riva) Jessica Miuccio (Renault Clio Rs, RO Racing) e l’altra catanese (di Bronte) Alice Gammeri, su Renault Clio Williams, Puntese Corse.
Tra i piloti locali, la palma di migliore non è sfuggita ad Alfonso Belladonna, il quale, nonostante una toccata in Gara 1 con la sua Fiat Uno Turbo i.e.” griffata” Nebrosport, è riuscito ugualmente a riporre in bacheca il risultato, davanti a Calogero Pinzone (Citroen Saxo Vts), Carmelo Cugno (Peugeot 106 Gti 16v, entrambi per la Nebrosport) e Fabio Gullotti (Peugeot 106 Rallye), alfiere Nebrodi Racing. Tra gli Under 23, affermazione per il nebroideo Mattia Tirintino (Peugeot 205 Rallye, Nebrosport), tra le Scuderie il successo finale è stato invece appannaggio della Catania Corse. Il catanese Alfio Bonanno ha infine vinto il gruppo VBC Bicilindriche, su Fiat 500 di gruppo 5.
Il 1° Autoslalom Città di Ucria ha visto, in veste di promotori, il Team Palikè Palermo, la Scuderia Nebrosport di Sant’Angelo di Brolo e il gruppo di locali coordinato dal pilota Alfonso Belladonna. Ovviamente in prima fila il Comune di Ucria, con in testa il sindaco Enzo Crisà, tra i primi a credere nelle potenzialità promozionali dello slalom ed il nutrito gruppo di aziende sponsor della manifestazione.
La classifica: 1) Totò Arresta (Gloria B5 Evo Suzuki), in 117,09 “punti-secondi” 2) Mimmo Polizzi (Elia Avrio ST09 Suzuki), in 119,34 3) Silvio Fiore (Formula Fire Suzuki), in 120,01 4) Salvatore Catanzaro (Gloria B5 Evo Suzuki), in 121,01 5) Nino Di Matteo (Gloria C8F Evo Suzuki), in 124,30 6) Giuseppe Bellini (su Radical SR4 Suzuki), in 124,94 7) Santi Leo (su Radical SR4 Suzuki), in 130,24 8) Nicolò Incammisa (su Radical SR4 Suzuki), in 130,27 9) Salvatore Giunta (Fiat 126 Max Suzuki), in 131,22 10) Salvatore Bellini (Radical Prosport Suzuki), in 131,56 11) Alfredo Giamboi (Fiat X1/9), in 132,30 12) Giuseppe Messina (Renault Clio Cup), in 133,23 13) Filippo Gugliotta (A112 Abarth Suzuki), in 135,17 14) Michele Ferrara (Peugeot 106 Gti 16v), in 135,29 15) Alfonso Belladonna (Fiat Uno Turbo i.e.), in 135,66 16) Marco Gammeri (Renault Clio Rs), in 136,08 17) Salvatore Sinagra (Peugeot 205 Rallye), in 136,51 18) Tommaso Burgio (Peugeot 106 Rallye), in 137,10 19) Carmelo Arasi (KC3 Suzuki Vst), in 139,51 20) Andrea Adamo (Renault 5 GT Turbo), in 140,55.