95047.it La vicenda è serissima. I salvadanai del Consorzio di Bonifica 9, quello che serve le campagne della Piana di Catania (Paternò in primis), sono vuote. Una situazione disperata che è legata al pagamento degli stipendi dei lavoratori: a fine dello scorso anno si è riusciti a pagare tutta una serie di mensilità arretrate ma, da dicembre in poi, ora sarà un calvario. Tutta colpa di quei contributi erogati dalla Regione che sono stati tagliati di netto a causa del rischio di sforamento legato al patto di stabilità. Ma a farne le spese ed a pagarne le conseguenze saranno non solo il lavoratori del Consorzio ma anche e soprattutto i proprietari delle campagne.
“E’ da tempo che ormai lo urliamo – ha spiegato in una intervista rilasciata nelle scorse ore alla collega di livesiciliacatania.it, Erika Intrisano, il presidente del Consorzio Giuseppe Barbagallo –. Così, ci vedremo costretti ad aumentare i costi della fornitura irrigua a carico dell’utenza. Se l’acqua verrà a costare quanto la coca cola la colpa non è nostra, ma della Regione che, mostrandosi ancora una volta miope, opera scelte avverse all’agricoltura, agli agricoltori e ai lavoratori.
Dovremo quanto prima una soluzione. Per i mesi di gennaio, febbraio e così via al momento c’è il buio. Non saremo noi i responsabili se i dipendenti del Consorzio si troveranno nella disperazione”.
Una questione che assume contorni drammatici, dunque, per gli stessi agricoltori. In una condizione già di per sé devastante per commercianti e produttori, ci sono ora da fare i conti con una vicenda che solo la politica regionale – se ne è in grado – potrà riuscire a risolvere.