95047.it Saranno i cantastorie paternesi, entrati di diritto negli annali della musica popolare italiana, i protagonisti dell’ottava puntata del programma L’Italia che risuona, che andrà in onda domani, 6 gennaio, su Raitre, dopo il telegiornale della mezzanotte. Un motivo di grande orgoglio per la città di Paternò, le cui illustri tradizioni culturali, riportate alla luce grazie all’impegno di un gruppo di giovani artisti, fondatori della Casa Museo del Cantastorie, saranno il tema portante della trasmissione ideata dal musicista ed etnomusicologo Ambrogio Sparagna.
La puntata del programma dedicato alle tradizioni musicali popolari del nostro Paese, che sono state riportate in vita dalle nuove generazioni di artisti, sarà suddivisa in due parti: la prima, girata a Roma, all’interno dell’Auditorium Parco della Musica, si occuperà della mostra dedicata ai cantastorie paternesi, allestita nell’ambito dell’edizione 2013 della manifestazione “Si Canta Maggio”; la seconda parte del programma, invece, offrirà le immagini girate dalle telecamere della Rai durante l’inaugurazione della Casa del Cantastorie, nel febbraio dello scorso anno, con interviste agli eredi di Ciccio Busacca e Ciccio Rinzinu, e agli artisti che hanno ideato il museo, allestito all’interno del Piccolo Teatro di Paternò, con il patrocinio del Comune. La puntata, in onda domani, è stata proiettata in anteprima nazionale, il 26 dicembre a Paternò, alla presenza, fra gli altri, dell’autore.
“Paternò, con il suo territorio, le sue bellezze naturali e la sua ricchezza culturale trova finalmente spazio nel palinsesto televisivo nazionale, quale rappresentante della musica popolare dell’isola e del Paese intero. Tutto ciò ci ripaga degli sforzi compiuti”. Ad affermarlo è Eleonora Bordonaro, cantante e organizzatrice teatrale, fra i fautori del progetto della Casa del Cantastorie, insieme all’attore Giovanni Calcagno e con la collaborazione di tanti altri artisti paternesi, fra i quali Andrea Coppola, Dino Costa, Sarà Cuscunà, Salvatore Ragusa. «Quest’esperienza – continua Bordonaro –, nata quasi istintivamente, grazie alla determinazione di artisti uniti da interessi culturali comuni, ha ricevuto numerosi apprezzamenti, soprattutto per l’idea di creare un archivio di materiali video e reperti sui cantastorie, a disposizione di studiosi e musicisti. Grazie al museo, il Piccolo Teatro si è riappropriato del suo ruolo, tornando a essere punto di riferimento culturale per la città, nonché luogo di formazione per le nuove generazioni di artisti».
Formazione che continuerà anche nel corso di quest’anno, durante il quale verrà messo a punto un laboratorio teatrale, curato dal cantastorie, attore e regista teatrale Mimmo Cuticchio, e sarà allestita una nuova rassegna di spettacoli, dopo il successo del cartellone “Primavera del Cantastorie”. “Sono tante le energie positive di questa città – evidenzia il sindaco di Paternò, Mauro Mangano, che ha fortemente sostenuto la nascita del museo -, quello che serviva era un collante che le tenesse insieme, un punto di riferimento che permettesse loro di esprimersi al meglio. Con la Casa del Cantastorie siamo riusciti a riscoprire e a far riscoprire le radici più autentiche della nostra cultura e della nostra identità, facendo del Piccolo Teatro un centro di produzione artistica e di formazione, che continua a ricevere consensi, riuscendo a salire alla ribalta nazionale grazie anche al programma di Raitre. Tutto ciò deve essere motivo di orgoglio per la nostra città”.