Galatà scrive a Crocetta: “Sblocchi i cantieri di servizio”

95047.it Egr. Presidente,

ancora una volta mi ritrovo costretto a sottoporre alla sua attenzione delle problematiche per le quali- da uomo delle Istituzioni- provo imbarazzo e vergogna.
Nelle scorse settimane mi sono recato presso gli uffici dell’Assessorato Reg. alla Famiglia, cosa che faccio con una certa frequenza, ed ho dovuto fare delle amare constatazioni. Ho appreso che per mancanza di fondi è stato addirittura cancellato il capitolo di bilancio relativo ai contributi straordinari per persone bisognose. Parecchi cittadini siciliani, e tra questi anche miei concittadini, non potranno pertanto ricevere quel sostegno economico da tempo richiesto.
Non mi sono arreso, pensando che all’abolizione di queste forme di assistenza, sarebbero magari seguiti benefici in termini di opportunità lavorative che costituiscono la forma migliore di sussidio per le famiglie in difficoltà. E così sono andato a chiedere informazioni sui Cantieri di Servizio. Paternò ha presentato dodici progetti, tutti ritenuti idonei, a fronte di una promessa di finanziamento a suo tempo pubblicata. Da più di un anno si attende una variazione di bilancio per utilizzare trenta milioni di euro e finanziare così i cantieri dei tanti comuni siciliani che attendono impazienti. Ma anche su questo versante notizie negative, prospettive confuse, tempi sempre più lunghi e incerti.
Ora io non voglio, egregio Presidente, strumentalizzare questioni così delicate con prese di posizione demagogiche. Fino a quando sarò uomo delle Istituzioni vorrò assumermi fino in fondo le mie responsabilità; nè tanto meno desidero scaricare sulla sua persona – che sarà dispiaciuta almeno quanto me – il peso di una tale situazione, ma mi permetta di dire che NON SI PUO’ PIU’ ANDARE AVANTI COSI’.

E’ possibile che debba essere sempre la povera gente a pagare il prezzo più salato degli sprechi della politica (passata o presente), della quadratura dei bilanci, del rispetto dei “patti di stabilità” ? Come farò a spiegare queste cose , ad esempio, ai familiari di un bambino disabile, che si vedono costantemente ridurre l’entità del Bonus socio sanitario, atteso per un anno intero?
Occorre fare una precisa scelta di campo, caro Presidente ! C’è ancora tempo, per il Governo che lei presiede, per imprimere una svolta reale a vantaggio della povera gente, o dobbiammo assistere ancora ad annunci, discussioni su nuove nomine assessoriali o possibili crisi di maggioranza ?
E i tanti amministratori locali, che ogni giorno devono far fronte alle richieste di aiuto di tanti cittadini in cerca della dignità perduta , amministratori sempre più soli e abbandonati a se stessi, potranno essere messi in condizioni di svolgere il loro compito ? Avranno a fianco le Istituzioni regionali o dovranno trasformarsi sempre più in “maghi” della contabilità per far quadrare i bilanci malgrado i continui tagli dei trasferimenti regionali e nazionali ? E in tal caso, per tutti quelli come me, che non sono dei contabili, nè intendono diventarlo, c’è ancora posto e ha ancora un senso rimanere nelle Istituzioni?

Faccia sentire la sua voce Presidente, su contenuti concreti (penso ad esempio alla proposta del Reddito di Inclusione Sociale) e non sulle prospettive politiche; lo faccia direttamente e non mediante certi suoi “cortigiani” che le girano attorno per ottenere incarichi e prebende. Dica come stanno realmente le cose e , se lo ritiene opportuno, mi chiarisca se lo spirito di servizio e il senso di responsabilità che mi lega al territorio hanno ancora ragione di esistere o costituiscono solo il pretesto strumentale di una politica che non ha più nulla da dire al cuore degli uomini.
In attesa di una sua considerazione, porgo Distinti Saluti.

Assessore Salvatore Galatà

2 Comments

  1. Aunnisemuascola ca scrivi,
    Le ricordo caro assessore alla dignità(minuscolo obbligatorio), che crocetta(vedi dignità) fa parte del suo stesso partito, quindi alzi il sedere dalla comoda sedia e si faccia un viaggetto a Palermo…non so con quali risultati, visti i precedenti(vedi 328), ma ci provi. Mal che vada, a Sferracavallo, borgo di pescatori, si mangia bene.

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