95047.it E con quella della notte scorsa fanno tre. Tre atti intimidatori all’indirizzo sempre della stessa persona: dell’imprenditore e commerciante Franco Di Perna. Prima la visita di balordi all’interno del bar di sua proprietà, poi l’atto incendiario all’automobile, infine l’irruzione nella zona di Tre Fontane al magazzino che ospita l’oleificio. Un’azione avvenuta con il favore delle tenebre e che resta avvolta nel mistero: già, perché i ladri una volta dentro hanno messo tutto a soqquadro, hanno rovistato anche tra i documenti della ditta portando con sé anche una borsa che, probabilmente, non conteneva nulla di chè. Risparmiati i mezzi agricoli che si trovano all’interno, è stata rubata una buona quantità di nafta assieme ad uno scooter elettrico. Tutto raccontato dalle telecamere a circuito chiuso che erano piazzate all’interno e nel perimetro. Quello che resta è però il fatto: ovvero – come si diceva – tre gesti più che intimidatori ai danni della stessa persona nel giro di poco più di un mese.
“Personalmente, non mi farò intimidire in alcun modo – spiega lo stesso Di Perna dopo avere sporto regolare denuncia ai carabinieri della Compagnia di Paternò -: io non ho idea di chi stia agendo ma proseguo per la mia strada che è fatta di sacrifici e lavoro. Tutto il resto è al vaglio dei carabinieri ed ai quali auguro di scovare chi sta portando avanti questi atti così meschini. Io non mi arrendo”.