Venezia, 3 dicembre 2024 – Filippo Turetta è stato condannato all’ergastolo per il brutale omicidio dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin, avvenuto l’11 novembre 2023 a Fossò, in provincia di Venezia. La sentenza della Corte d’Assise di Venezia, letta oggi dal presidente del collegio Stefano Manduzio, rappresenta un punto di svolta nella lotta ai femminicidi e nella consapevolezza collettiva di questo tragico fenomeno.
Una vicenda che ha sconvolto l’Italia
La morte di Giulia Cecchettin, 22 anni, è stata un evento tragico che ha scosso il Paese, sollevando profonde riflessioni sulla violenza di genere. Giulia fu brutalmente uccisa da Turetta con 75 fendenti, al termine di una escalation di violenza culminata in un crimine che ha lasciato un segno indelebile nella memoria nazionale.
I momenti salienti del caso
10 novembre 2023
Giulia e Filippo, entrambi di Fossò, escono insieme per cena e shopping in un centro commerciale a Marghera. Tuttavia, la serata si conclude tragicamente: un vicino di casa segnala al 112 di aver assistito a un litigio violento tra i due nel parcheggio vicino all’abitazione della famiglia Cecchettin. Grida di aiuto di Giulia non trovano immediato intervento da parte delle forze dell’ordine, impegnate altrove.
11 novembre 2023
Nella notte tra il 10 e l’11 novembre, Giulia viene brutalmente aggredita a Vigonovo e successivamente nella zona industriale di Fossò. Turetta la colpisce con due coltelli, spezzandone uno, e la ferisce mortalmente. Dopo averla caricata esanime nella sua auto, abbandona il corpo in un bosco in Friuli e fugge.
18 novembre 2023
Il corpo di Giulia viene ritrovato avvolto in un sacco nero vicino al lago di Barcis, in provincia di Pordenone. Il ritrovamento chiude una settimana di angoscia per la famiglia e per l’Italia intera.
19 novembre 2023
Turetta viene arrestato in Germania, nei pressi di Lipsia, in condizioni disperate: fermo a bordo strada con la sua Fiat Grande Punto, fari spenti e senza carburante.
25 novembre 2023
Estradato in Italia, Turetta viene rinchiuso nel carcere di Verona Montorio, dove il primo dicembre affronta un lungo interrogatorio.
5 dicembre 2023
Si tengono i funerali di Giulia nella Basilica di Santa Giustina a Padova, alla presenza di oltre 10.000 persone, unite nel dolore e nella denuncia contro la violenza sulle donne.
Il caso di Giulia Cecchettin ha avuto un profondo impatto sulla società italiana, contribuendo ad amplificare il dibattito sulla prevenzione della violenza di genere e sul ruolo delle istituzioni. Il ritardo nell’intervento delle forze dell’ordine ha sollevato interrogativi sulle misure di protezione per le vittime di violenza domestica e relazionale.
La condanna di Turetta all’ergastolo non restituisce Giulia ai suoi cari, ma rappresenta un segnale di giustizia e un monito per una società che lotta per dire “basta” alla violenza di genere. La famiglia di Giulia, sostenuta dall’associazione Penelope e dalla solidarietà nazionale, ha trasformato il dolore in un appello per un cambiamento culturale che non può più attendere.