ETNA E STROMBOLI IN ERUZIONE SIMULTANEA CON COLONNE DI VAPORE, CENERI, COLATE LAVICHE E PICCOLO TSUNAMI

AGGIORNAMENTO ORE 22.45

Pochi minuti fa, il presidente della Protezione civile, Ingegnere Salvo Cocina, ha rilasciato un annuncio  attraverso i social media, descrivendo una situazione di emergenza vulcanica unica nella sua intensità sull’isola della Sicilia.

Le due montagne, l’Etna e lo Stromboli, hanno eruttato contemporaneamente dalle prime ore di ieri sera, generando alte colonne di vapore e ceneri, e provocando colate di lava che hanno raggiunto diverse aree dell’isola.

L’Etna ha causato una significativa ricaduta di sabbia sui paesi circostanti, portando le autorità a dichiarare un’allerta gialla per la popolazione locale. Le ceneri vulcaniche, trasportate dal vento, hanno creato una copertura spessa e densa che ha influenzato le comunità limitrofe.

 Al largo delle coste, lo Stromboli ha visto colate laviche che hanno invaso la Sciara del Fuoco, una delle aree più note per la sua attività eruttiva. La situazione è stata ulteriormente aggravata dal crollo di parte del cono vulcanico in mare, causando un piccolo tsunami che ha colpito le coste dell’isola. L’allerta rossa è stata immediatamente dichiarata, mettendo in guardia i residenti e i turisti sul pericolo imminente.

Il presidente Cocina ha enfatizzato l’importanza di seguire le istruzioni delle autorità locali per garantire la sicurezza pubblica.

Squadre di emergenza sono state mobilitate per monitorare la situazione in tempo reale e coordinare le operazioni di evacuazione, se necessario.

Continuate a seguire gli aggiornamenti da fonti affidabili per ulteriori sviluppi sulla situazione vulcanica in Sicilia.


 

La Protezione Civile ha disposto il passaggio di allerta per il vulcano Stromboli dal livello arancione al livello rosso e la fase operativa di preallarme.

“Il passaggio del livello di allerta è basato sulle segnalazioni delle fenomenologie e sulle valutazioni di pericolosità rese disponibili dai Centri di Competenza”, si spiega in una nota.

L’innalzamento dell’allerta determina il potenziamento del sistema di monitoraggio del vulcano e del raccordo informativo tra la comunità scientifica e le altre componenti e strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile.

Piove su Catania e sul versante Sud-Est dell’Etna, ma non acqua, eppure attesa in una zona colpita dalla siccità, ma cenere lavica.

Sottile plume che ha ricoperto strade, marciapiedi, auto e balconi e tutti gli spazi all’aperto.

E’ quello che precipita dalla nube di cenere lavica, alta quasi 5 chilometri, provocata da un’intensa attività stromboliana dal cratere Voragine dell’Etna e che ha portato alla chiusura di uno spazio aereo, con forti limitazioni negli atterraggi, cinque l’ora, nello scalo di Catania.