95047.it Di nuovo non c’è nulla. A parte la convocazione di un consiglio comunale che discuterà sull’argomento. Per arrivare a cosa? Vedremo. La questione è quella dei cimiteri: vicenda che tiene banco da mesi o, meglio da anni, e che è esplosa prepotentemente alla luce della requisizione dei loculi che mancano. Nelle settimane scorse era giunta la forte presa di posizione da parte dei consiglieri Ezio Messina e Salvatore Fallica (“Una situazione indegna e vergognosa ed era per questo che abbiamo spinto per l’adozione del Piano cimiteriale”, avevano detto): oggi, la richiesta da parte della stessa maggioranza che ha chiesto la convocazione dell’assise civica per affrontare la vicenda. Meglio tardi che mai. Ed anche qui, vedremo.
Nel frattempo, da segnalare c’è anche l’intervento del consigliere Roberto Faranda: “Soltanto oggi la compagine che amministra malamente questa città, si ricorda di dover affrontare la problematica. Abbiamo da anni sollecitato la stesura di un bando per l’assegnazione delle tombe di famiglia ed oggi il Sindaco in grande difficoltà nascondendosi dietro la questione emergenziale “espropria” le cappelle gentilizie per far fronte all’emergenza ed alla carenza. Atto ritenuto eticamente scorretto e politicamente illegittimo. Diverse volte abbiamo a gran voce e con degli atti ufficiali chiesto al Sindaco di verificare lo stato dei loculi, provvedendo alla manutenzione e segnalando quelli abbandonati per una nuova assegnazione. Con una mozione approvata in Consiglio è stata chiesta l’esternalizzazione dei servizi connessi con le attività cimiteriali e di approvare un piano di organizzazione efficiente ed efficace. Invitiamo pertanto il sindaco a revocare con effetto immediato l’ordinanza in questione e di prendere atto e condividere le proposte provenienti dagli scriventi mettendole in atto per il bene della collettività”.
Il degrado dei cimiteri è un comun denominatore che parte da Aosta, passa per Milano, Firenze, Roma e raggiunge il profondo Sud.
Sono sempre stato dell’idea che gli ultimi pensieri delle amministrazioni comunali devono essere dedicati ai cimiteri, pensiamo ai vivi i morti non sono più nulla.
Certamente un po’ di decoro e rispetto per un ambiente pubblico è necessario.
Credo che per sopperire alla mancanza di loculi e spazi destinati ai defunti bisogna incrementare sempre di più la pratica della cremazione.
Un scelta igienica ed ecologica che permette di ridurre gli spazi e i costi destinati ai morti evitando anche il disfacimento lento e non sempre completo del proprio corpo.
Scegliere oggi la cremazione è una scelta di civiltà che lascia condizioni di vita migliore a chi rimane soprattutto per evitare la costruzione di nuovi spazi cimiteriali; meglio un parco per i bambini che mura piene di morti.
Ma in Italia il culto dei defunti è sacro spesso si pensa più a loro. Forse anche per questa mentalità dedicata sempre al passato si è sempre incastonati e non si va avanti con idee nuove e progresso.
La gente inorridisce quando ad esempio di parla di disperdere le ceneri in natura ad esempio in mare.
Quanto è bello ritornare ad un ambiente puro: acqua e vento in cui sciogliersi e trasformarsi? No meglio rimanere in un loculo umido, pericolante da cui spesso i liquidi cadaverici fuoriescono.
Incredibile.
Forse il sindaco e chi é stato favorevole a questo emendamento si é dimenticato che prima o poi anche loro saranno chiamati ad occupare un posto la dentro….Palazzo Alessi non sarà la vostra ultima dimora!già avete messo le vostre radici la dentro….ma anche le radici moriranno!mettetevi la mano sulla coscienza
Grande cavolata e stata fatta, quella di avere due cimiteri a Paterno’, io credo che gestirne uno e difficile figuriamoci due,la cosa migliore da fare e quella di ampliare il vecchio cimitero ,spostare i nostri cari defunti nel vecchio cimitero e chiudere il nuovo…..
La mancanza dei loculi e la conseguente, assurda deliberazione circa la requisizione delle tombe e cappelle di famiglia altro non è che un chiaro esempio da manuale di psichiatria, denominato: follia e demenza politica collettiva. Il Sindaco ha l’obbligo di firmare per sè ed i suoi compari il TSO ovvero il Trattamento Sanitario Obbligatorio. Un consiglio: lo faccia subito.