ELEONORA GIORGI È MORTA A 71 ANNI IN UNA CLINICA DI ROMA: L’ATTRICE AVEVA UN TUMORE AL PANCREAS

Se n’è andata Eleonora Giorgi, portata via a 71 anni dal tumore al pancreas, giunto all’ultimo stadio con metastasi al cervello. Ne aveva raccontato ogni dettaglio, sin dall’insorgere della malattia, per incoraggiare a “vivere senza sprecare il nostro tempo dietro gelosie, ansie inutili e frustrazioni”.

Era ricoverata in una clinica romana, la Paideia, per la terapia del dolore dopo l’aggravarsi delle sue condizione che – aveva detto – ormai le avevano reso impossibile “anche solo fare una decina di passi”.

“Stamattina Eleonora Giorgi si è spenta serenamente nell’amore e nell’abbraccio dei suoi figli e dei suoi affetti”. Lo fa sapere la famiglia.

Nata a Roma il 21 ottobre del 1953, aveva fatto la sua prima apparizione cinematografica non ancora ventenne nel film “Roma” di Federico Fellini, nel 1972, ma il vero debutto sul grande schermo era arrivato l’anno seguente con “Storia di una monaca di clausura”.

Un ruolo che le aveva aperto le porte del cinema di genere, erotico e sexy, e del quale era divenuta ben presto volto (e corpo) iconico, con titoli come “Appassionata”, “Alla mia cara mamma nel giorno del suo compleanno”, “Il bacio” e “Conviene far bene l’amore”. Un servizio di nudo integrale su “Playboy” negli stessi anni aveva accentuato l’immagine sexy dalla quale però la Giorgi riuscì presto a smarcarsi virando tu titoli d’autore e ruoli drammatici, come quelli in “Cuore di cane” di Alberto Lattuada, “Dimenticare Venezia” di Franco Brusati e “L’Agnese va a morire” di Giuliano Montaldo.

Da ricordare anche l’esperienza nell’horror con “Inferno” di Dario Argento e quella con il Nino Manfredi d’autore di “Nudo di donna”.

Con l’arrivo degli anni 80 la nuova svolta. La Giorgi scopre la sua vena ironica e viene scelta per numerosi titoli della commedia italiana più popolare, dove recita accanto a big dell’epoca, come Adriano Celentano, Renato Pozzetto, Carlo Verdone e Johnny Dorelli. Il primo grande successo in tal senso è “Mani di velluto” con Celentano, nel 1979, poi arrivano “Mia moglie è una strega” (1980) e “Mani di fata” (1984) con Pozzetto, “Grande Hotel Excelsior” (film corale che mette insieme Celentano, Verdone, Enrico Montesano e Diego Abatantuono) e poi l’incontro con Verdone. “Borotalco” è il film che la consegna alla storia della nostra commedia, con un’interpretazione che le vale il David di Donatello, ma con l’attore e regista romano girerà anche il bellissimo “Compagni di scuola” nel 1988.

Sul set di “Sapore di mare 2 – Un anno dopo”, nel 1983, incontra Massimo Ciavarro con il quale avrebbe fatto coppia per quasi 15 anni: sposato nel 1993 i due hanno poi divorziato nel 1996 rimanendo però sempre in buoni rapporti.

Con il finire degli anni 80 si chiude di fatto la sua esperienza con il cinema, riaperta per una breve parentesi negli anni 2000, quando si è messa alla prova anche come regista con i film “Uomini & donne, amori & bugie” (2003) e “L’ultima estate” (2009). La sua attività dagli anni 90 si concentra più sulla televisione, partecipando a serie molto note come “Lo zio d’America”, “I Cesaroni”, “Provaci ancora prof!” e “Don Matteo”. Negli anni 2000 prova anche l’ebbrezza dei palcoscenici teatrali, con “Fiore di cactus” e “Suoceri sull’orlo di una crisi di nervi” e “Due ragazzi irresistibili”, questi ultimi due titoli accanto a Gianfranco D’Angelo.

Infine si mette alla prova anche con talent e reality: nel 2018 è tra i concorrenti di “Ballando con le stelle”, lo stesso anno entra nella casa del “Grande Fratello Vip 3” mentre nel 2022 partecipa a “Il cantante mascherato”.