9507.it Sabato e domenica prossima la Chiesa locale è chiamata a vivere due momenti di intensa spiritualità. Si comincia con la festa della Madonna della Consolazione, per poi entrare nella solennità del Corpus Domini di domenica prossima. Nei prossimi giorni e per tutta la settimana, torna così a rivivere la nostra collina storica, si rianima, si propone nell’insolito ruolo di “faro di Grazia”, come nei giorni della settimana santa, chiamando fin sulla cima tutti i credenti.
Dopo i pellegrinaggi delle parrocchie nelle scorse settimane, nei prossimi giorni si entra nel vivo della festa, il Santuario si prepara a rinnovare il tradizionale tripudio, che i paternesi riservano, alla Madre Celeste. Il rettore del santuario l’orionino Vito Mandarano, da trent’anni sacerdote di cui dieci trascorsi a Paternò, ci spiega come vivere bene la solennità dei due eventi.
“In tutto questo tempo ho imparato a conoscere la comunità del Santuario e i fedeli di Paternò. Sono rimasto benevolmente impressionato dalla religiosità dei paternesi e dalla loro devozione verso Gesù morto e risorto, la Madonna della Consolazione e S. Barbara. Con la predicazione e il ministero nelle varie parrocchie ho potuto conoscere un po’ meglio i fedeli di Paternò e mi ci sono affezionato”.
Don Vito Mandarano, figlio della “Piccola Opera della Divina Provvidenza” vivendo ormai da tanto tempo a Paternò, sa bene quanto nel suo cuore sia cresciuto l’ amore verso la Madonna della Consolazione ed il Santuario. Nominato Rettore, quattro anni or sono, ha preso a cuore le sorti del Santuario e della scuola professionale, l’Endo-fap, strutturalmente molto malmessi. Con la decisa volontà dei Superiori dell’Opera Don Orione, sono stati iniziati i lavori di restauro di entrambi le strutture. Ora il Santuario esternamente è stato completamente restaurato. Rimane il campanile, gravemente danneggiato, e l’interno del Santuario.
Da cosa è mosso tutto questo fervore? “E’ il carisma di S. Luigi Orione , amore a Gesù, alla Madonna, alla Chiesa-Papa, alle anime più bisognose, ormai penetrato nel mio cuore, che mi spinge ad impegnarmi con tutte le mie forze in questo campo dell’apostolato. Ho notato in questi anni che la devozione alla Madonna della Consolazione è molto sentita nel cuore dei paternesi, anche se fisicamente non possono fare pratiche devozionali, come si facevano negli anni passati. Ma la visita alla Consolazione, anche se veloce e in macchina si fa sempre. È edificante vedere qualche persona che prega davanti alla porta del Santuario, anche quando è chiuso”.
Quali sono le realtà che vivono all’ombra del manto benevolo della Madonna?
“Il Santuario oggi ha vari gruppi di preghiera, che si prendono cura dei poveri, dell’animazione liturgica, canti, letture, nonché dell’ordine nel Santuario medesimo, che è sentito come la propria casa. Un bel gruppo di giovani sono pienamente inseriti nella pastorale vicariale, di cui sono responsabile. E tutti insieme stanno vivacizzando le varie iniziative viscerali e diocesane brillantemente, come la festa del perdono in quaresima e del Dono a Pentecoste. Sono contento anche perché vedo che Gesù e Maria, con il nostro Fondatore S. Luigi Orione, mi stanno aiutando a stare bene fisicamente e spiritualmente”.
Nei prossimi giorni si entra nel vivo della festa, due gli appuntamenti importanti.
“Il programma prevede diversi appuntamenti speciali, però ci tengo a ricordarne uno in particolare. Non conoscevo il giornalista Salvo Spampinato, è venuto a farmi una proposta bellissima, che ho accolto a braccia aperte; quella di invitare tutte le scuole, insegnanti alunni e genitori compresi, a fare un pellegrinaggio alla Madonna. Appuntamento fissato martedì 24 prossimo. Abbiamo già preparato l’accoglienza di questa massa di giovani che muoveranno da piazza Umberto prossimo martedì mattina. Spero sia partecipato da tutte le scolaresche della città, sarebbe veramente un segno di devozione alla Madonna, in questo anno di Grazia”.