95047.it La casa brucia. La situazione si è fatta drammatica in modo quasi del tutto incontrovertibile. Ieri, l’unica impresa che pareva interessata a potere prelevare le commesse del call center Qè, ha invece fatto sapere di non essere disponibile a quella Inps: ma ad altre commesse. L’impressione è quella di essere al crepuscolo: l’ottimismo è diventato, in un sol colpo preoccupazione. “Il tavolo tecnico non ha prodotto quello che ci aspettavamo, ovvero una continuità occupazionale: da una parte per l’inaffidabilità dell’azienda Qè, dall’altro perchè i competitor non hanno accettato di discutere con l’azienda Qè. Alla prefettura abbiamo chiesto un intervento col ministero dello sviluppo la lavoro per tutelare i lavoratori”, spiega Davide Foti, segretario della Cgil.
Da questa mattina scatta lo sciopero ad oltranza. Ed il dramma, quello vero, è rappresentato dalle centinaia di lavoratori e famiglie che sino ad oggi hanno portato avanti con diligenza il proprio lavoro. Chi intende prendersene cura? Il silenzio di queste ore è già una risposta.