Dati falsati, medici e infermieri lasciati soli: ecco come ci stanno scippando l’ospedale

95047.it Ricordate, esattamente un anno, la conferenza stampa convocata con euforia esagerata al “Santissimo Salvatore” da Asp e amministrazione comunale con la quale si annunciava lo stanziamento di circa 600 mila euro per i lavori di riqualificazione dell’ospedale? In quei giorni venimmo criticati con saccenza da alcuni “pseudo-politicanti” paternesi per questo titolo: ARRIVA IL CONTENTINO DELL’ASP: MA ANCHE IL PRONTO SOCCORSO ORA RISCHIA LA CHIUSURA
Scrivemmo: “Tenetevelo voi il contentino”. “Vedrete”, ci venne detto. Eccome, se abbiamo visto: perchè siamo stati smentiti su tutta la linea (siamo sarcastici, ovviamente). Ebbene nemmeno il contentino, alla fine, è arrivato. A distanza di tredici mesi stiamo qui a parlare dello smantellamento dell’ospedale che avviene giorno dopo giorno in maniera subdola. Lasciando allo sbaraglio, medici, infermieri e interi reparti. Senza che un solo centesimo sia stato stanziato.

E’ così che si fa: il presidio viene indebolito affinché la gente possa dire: “Ma picchì no chiudunu ‘stu ‘spitali”. Detto, fatto. Ci sono quasi riusciti. Nel frattempo, la politica che rappresenta le istituzioni resta immobile. E dire che Biancavilla e Bronte con i quali condividiamo la favola degli “Ospedali riuniti” non sono rimasti certo a guardare. Anzi. A Paternò dovremmo andare a doposcuola di politica (sempre di quella istituzionale parliamo) per capire come si fa.
Il Comitato “…per l’ospedale di Paternò” domani, intanto, nei saloni della chiesa dello Spirito Santo presenterà i contenuti dell’esposto (il secondo nel giro di una manciata di mesi) presentato alla Procura della Repubblica: alle 11 di domani mattina sarà presente anche il legale Goffredo D’Antona che segue il caso per nome e conto del Comitato.



IL COMITATO NON SI ARRENDE. Nell’esposto, è denunciato lo scippo dell’ospedale come nosocomio capofila del Distretto (era il 2008) avvenuto senza alcun motivo plausibile: ospedale poi declassato in Pta.
Il mancato avvio dei lavori di messa in sicurezza che ha decretato la morte del Santissimo Salvatore con un clamoroso errore di progettazione ma con tanto di parcella pagata agli ingegneri. Una questione che non è mai stata chiarita fino in fondo.
Della chiusura di Punto nascita e Pediatria che a Paternò è avvenuto in modo addirittura sospetto e immediato.
I dati relativi al Pronto soccorso, si scopre che sarebbero stati inviti al ribasso dall’Asp al Ministero alla Salute (così si evince da una interrogazione parlamentare della deputata Grillo del M5S).

Ce n’è abbastanza. Ma non è tutto qui. Domani se ne parlerà in conferenza stampa. Con buona pace delle fiabe sul rilancio dell’ormai dimenticato “Santissimo Salvatore”.