Data alle fiamme la vegetazione dal Ponte Barca a Iannarello: i bracconieri si preparano il campo

95047.it Non è certo la prima estate che si passa assistendo ad incendi che scoppiano in maniera misteriosa dalle parti del Ponte Barca. Non è la prima estate e non sarà, purtroppo, nemmeno l’ultima. Roghi che distruggono senza pietà la macchia mediterranea che popola tutta l’area del Simeto. Incendi che potremmo racchiudere, in particolare modo, tra per l’appunto “Ponte Barca” e la “Baracca Iannarello”: ettari ed ettari di vegetazione che puntualmente viene cancellata con l’avvicinarsi dell’apertura della stagione della caccia. Il caldo e le rare temperature, salvo rare eccezioni non c’entra nulla. 

Ad agire, nella stragrande maggioranza dei casi, sono i bracconieri che si preparano il terreno per le loro battute notturne a bordo delle jeep. Sgomberano i campi per potere scorazzare eliminando qualsiasi intoppo. Una mafia nella mafia: un fatto sottaciuto e che non si vuole contrastare. La scoperta dell’acqua calda per un fenomeno mai seriamente contrastato e che va a discapito dei cacciatori onesti.

Le Guardie Ittico-Venatorie Ambientale (Nucleo antibracconaggio) della sezione etnea, che hanno provato ad operare sul territorio e che hanno denunciato con forza questo stato di cose, non hanno i mezzi: e le istituzioni non li prende quasi nemmeno in considerazione. Forse perchè sono considerati solo come dei volontari.
Nel frattempo, il territorio della Piana brucia ed i bracconieri sono a buon punto. Anche per quest’anno.

2 Comments

  1. Quando successo a paterno’e teatro di tutta la provincia di Catania, vedo ché le associazioni venatorie non prendono voce,anzi si scansano da eventuali chiarimenti visto che siamo in periodo di tesseramento. Più volte ci chiediamo a cosa servono è a chi servono tutte queste associazioni? Se qualche presidente onorario vuole chiarire sarebbe il momento.

  2. Bisogna chiedere alla ripartizione faunistico venatoria di Catania quali provvedimenti prende per il settore del bracconaggio e farci spiegare da loro quanti sono le associazioni che operano in modo serio e magari dopo ne riparliamo

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