La Sicilia non è tutta bianca. Ma a chiazze. Da domani, come aveva annunciato ieri l’assessore alla Sanità Razza, ci saranno comuni gialli e arancioni.
La Regione ha deciso: in più di 50 comuni della Sicilia scatteranno misure precauzionali di contenimento per fermare l’avanzata del Covid, che ha portato l’Isola al primo posto in Italia per contagi.
Questi i Comuni interessati dal provvedimento, raggruppati per territorio:
CATANIA: Aci Castello, Castel di Iudica, Fiumefreddo di Sicilia, Grammichele, Gravina di Catania, Mascalucia, Mazzarrone, Motta Sant’Anastasia, Palagonia, Ramacca, San Cono, San Michele di Ganzaria, San Pietro Clarenza, Valverde, Viagrande
AGRIGENTO: Licata, Porto Empedocle, Racalmuto, Ravanusa; nel Nisseno: Butera, Gela, Mazzarino, Niscemi (zona arancione), Riesi;
ENNA: Barrafranca (zona arancione), Piazza Armerina, Pietraperzia;
MESSINA: Pace del Mela, Rodì Milici, San Filippo del Mela, Santa Lucia del Mela, Villafranca Tirrena;
PALERMO: Capaci, Cinisi, Terrasini;
RAGUSA: Acate, Chiaramonte Gulfi, Comiso, Ispica, Vittoria;
SIRACUSA: Augusta, Avola, Carlentini, Francofonte, Lentini, Noto, Pachino, Priolo Gargallo, Rosolini, Solarino;
TRAPANI: Campobello di Mazara, Castellammare del Golfo, Castelvetrano, Custonaci, Pantelleria.
Due di questi comuni però hanno una situazione più grave. Si tratta di Barrafranca e Niscemi. Per questi due centri è stato deciso il passaggio in zona arancione, con tutte le restrizioni previste dalla normativa nazionale.
MISURE:
a) uso obbligatorio delle mascherine in tutti i luoghi al chiuso e in quelli all’aperto ove sono presenti più soggetti (quali ad esempio strade e piazze), ad eccezione dei bambini di età inferiore ai dodici anni, dei soggetti affetti da patologie che ne rendono incompatibile l’utilizzo e di coloro che, nel rispetto delle misure di prevenzione, effettuano attività sportiva all’aperto;
b) divieto di assembramento nelle aree pubbliche;
c) per le attività di banchetto e per gli eventi privati restano ferme le disposizioni vigenti con obbligo di tampone rinofaringeo per gli operatori e per i partecipanti nelle 48 ore antecedenti l’
LEGGI QUI L’ORDINANZA
Sono 55 in Sicilia i Comuni con una bassa percentuale di vaccinati, inferiore al 60% del totale della popolazione vaccinale. E, come se non bastasse, hanno una incidenza di contagi nei sette giorni (13-19 agosto) superiore a 150 casi per 100 mila abitanti.
Per questi centri si è resa necessaria e urgente l’emanazione di una ordinanza del presidente della Regione Siciliana che prevede un tavolo permanente tra Asp e sindaci per raggiungere i target di immunizzati, l’utilizzo di mascherine all’aperto nei contesti di presenza di molti cittadini (quali ad esempio le strade) e che ribadisce il divieto di assembramento in pubblico e le misure di contenimento per gli eventi privati (tampone nelle 48h antecedenti).
Per i Comuni di Barrafranca e Niscemi, inoltre, su proposta delle Asp competenti, e’ stata disposta la piu’ gravosa misura della “zona arancione” (secondo quanto previsto dalle disposizioni nazionali) alla luce del numero preoccupante dei contagi.
“Avevo annunciato un provvedimento regionale che cercasse di mantenere il giusto equilibrio tra gli obiettivi di tutela della salute pubblica e il diritto delle attivita’ economiche a operare in sicurezza.
Con questa ordinanza mettiamo in campo uno strumento in piu’ con uomini e mezzi a disposizione di un numero importante di Comuni, coinvolgendo i sindaci anche nel loro ruolo di autorita’ sanitarie locali”, dichiara il governatore Nello Musumeci.
“Si tratta – aggiunge il presidente della Regione – di misure sofferte ma ragionate, che affidano ancora una volta alla indispensabile collaborazione dei livelli istituzionali territoriali e degli operatori sanitari il compito di proteggere la nostra popolazione. Abbiamo avuto in queste giornate i necessari colloqui tecnici con le diverse autorita’ che operano nel contenimento dell’epidemia e sono convinto che non desti alcuna sorpresa una decisione regionale che si pone nel solco dell’atteggiamento tenuto dal governo siciliano in tutti questi mesi“.
“La stagione turistica in Sicilia – prosegue Musumeci – ha registrato numeri record ed e’ abbastanza naturale che si registri anche per questa promiscuita’ l’aumento di casi, come abbiamo costantemente potuto osservare in questi giorni, assieme ad un certo calo di tensione che e’ stato palpabile in molte zone dell’Isola.
Tuttavia, immagino che nessun siciliano voglia correre il rischio di ulteriori appesantimenti o, peggio, di un nuovo lockdown: la nostra economia non lo vuole e non se lo puo’ permettere. Il mio appello, dunque, e’ sempre lo stesso: vaccinarsi e’ un dovere civico, per questo siamo accanto ai Comuni e a tutte le nostre comunita’.
Questo modello, che inizia con i 55 Comuni, potra’ essere adottato anche in altri casi. Oltre tre milioni di siciliani hanno fatto il vaccino. Ma non basta. Quanto sarebbe ingiusto far pagare a tutti il duro prezzo di chi non vuole vaccinarsi! Per noi – conclude il governatore – non e’ solo una priorita’ sanitaria, perche’ – come dice il presidente di Confindustria – tutelare la salute significa tutelare il lavoro“.
“Le misure previste dall’ordinanza del presidente della Regione – dichiara l’assessore regionale della Salute, Ruggero Razza – sono una grande opportunita’ per i Comuni individuati perche’ consentiranno, nel rapporto di leale collaborazione con i sindaci, di moltiplicare gli sforzi per la vaccinazione.
E’ un modello che puo’ essere rafforzato anche in altri centri con una minore percentuale di contagio, ma con un numero di cittadini immuni non ancora adeguato ai target nazionali“.
NOTIZIA IN AGGIORNAMENTO
Sono 1.350 i nuovi casi di Covid19 registrati nelle ultime 24 ore in Sicilia a fronte di 11.215 tamponi processati. L’incidenza sale al 12% (ieri era all’8,4%).
I morti sono 6. L’isola resta al primo posto per nuovi contagi giornalieri. Al secondo posto c’è la Toscana con 594 casi.
Gli attuali positivi sono 23.460 con un aumento di 831. I guariti sono 513. Il totale dei decessi, dall’inizioo della pandemia, è di 6.219.
Sul fronte ospedaliero sono adesso 788 i ricoverati, 37 in più rispetto al giorno precedente, mentre in terapia intensiva sono 84 i ricoverati, lo stesso numero di ieri.
Sul fronte del contagio nelle singole province, la situazione è la seguente: Palermo 274, Catania 297, Messina 170, Siracusa 127, Ragusa 161, Trapani 103, Caltanissetta 86, Agrigento 86, Enna 46. (ANSA).