95047.it Di seguito, la nota diramata alle redazioni:
I carabinieri del NIL e del Comando Provinciale di Catania, con gli Ispettori del Lavoro civili e su impulso del Direttore Territoriale del Lavoro, parallelamente ai controlli anti caporalato in agricoltura dell’ultima settimana, hanno proseguito gli accessi ispettivi in edilizia e in altri settori merceologici continuando a scoprire lavoro nero e rapporti di lavoro irregolari: nonostante le innovazioni introdotte dal Jobs Act, lavoro nero e irregolarità rimangono comportamenti insiti nel mondo del lavoro che faticosamente si abbandonano a causa di retaggi culturali e riconducibili all’evasione fiscale e contributiva. I carabinieri dedicati alla Tutela del Lavoro alle dipendenze funzionali del Direttore della DTL, proseguono nella loro finalità istituzionale di contrastare il fenomeno e contribuire alla sua eradicazione grazie alla repressione dei singoli fatti, alla divulgazione di tali attività ispettive e alla presa di coscienza da parte dei lavoratori. I controlli dell’ultima quindicina si sono svolti prevalentemente in Catania e provincia.
Gli operanti nel complesso hanno:
controllate 16 aziende e verificate 57 posizioni lavorative;
scoperto n. 11 lavoratori in nero e 11 irregolari con conseguente maxi sanzione di 4000€ per singolo lavoratore e 5 sospensioni di attività imprenditoriale;
comminare ammende per 58.668,00€;
contestate sanzioni amministrative per 104.233,00€;
recuperati contributi e premi assistenziali per 77.400,00€;
contestate sanzioni relative a recuperi INPS per 8.900,00€.
In particolare,
in edilizia:
a Mascali, un imprenditore veniva deferito all’AG per non avere installato nel suo cantiere le tavole parapetto con fermapiede su scale fisse in costruzione, con grave pericolo per i lavoratori;
a Catania, un altro imprenditore in un secondo cantiere subiva lo stesso destino, per non avere provveduto a proteggere le aperture sul vuoto lasciate nei solai in costruzione e per avere omesso le tavole fermapiede;
ad Acireale, un terzo imprenditore non provvedeva anch’egli alla predisposizione dei parapetti e delle tavole fermapiede nel ponteggio del cantiere in atto;
ancora ad Acireale, due imprenditori nei loro rispettivi cantieri, venivano deferiti all’AG per la mancata sorveglianza sanitaria in favore dei lavoratori e per non avere predisposto un idoneo impianto elettrico di cantiere mettendo a rischio folgorazione gli operai: inoltre nel loro caso venivano anche individuati 4 lavoratori in nero su 6 complessivi presenti, per cui venivano adottate 2 sospensioni dell’attività imprenditoriale e conseguente maxi sanzione;
a Paternò, in un cantiere venivano scoperti altri 2 lavoratori in nero su 3 presenti, per cui si adottava 1 sospensione dell’attività imprenditoriale e conseguente maxi sanzione, nonché venivano deferiti i due imprenditori per il mancato allestimento dei parapetti per il lavori in quota, la mancata copertura delle aperture nel vuoto, l’omessa distribuzione dei dispositivi di protezione individuale ai lavoratori: evidentemente ritenuto un costo inutile;
negli altri esercizi pubblici:
in un bar di Catania, veniva effettuata 1 sospensione di attività imprenditoriale per l’illecito impiego di 1 lavoratore in nero su 2 presenti e conseguente maxi sanzione;
in un panificio di Camporotondo Etneo , veniva effettuata 1 sospensione di attività imprenditoriale per l’impiego di 2 lavoratori in nero su 2 presenti e conseguente comminazione di maxi sanzione;
I carabinieri del Comando Provinciale e del NIL, su concorde parere del Direttore della Direzione Territoriale del Lavoro, rimangono a disposizione dei cittadini per ricevere segnalazioni e denunce in materia giuslavoristica e di sicurezza in edilizia, ma anche per perseguire ogni forma di caporalato nelle campagne catanesi e oltre: nella speranza che una nuova stagione di consapevolezza porti trasparenza in questi settori e impegno, da parte di tutti, ad arginare principalmente la piaga del lavoro nero, a maggior tutela dei lavoratori ma anche degli imprenditori onesti e contribuenti”.