95047.it I prossimi giorni saranno, inevitabilmente, quelli decisivi. La questione rovente resta quella dei conti del Comune. E mentre sul fronte del Consuntivo appare più che scontato, da un momento all’altro, l’invio da parte della Regione di un Commissario ad acta (così come vi raccontavamo qualche giorno addietro, Leggi: IL BILANCIO CONSUNTIVO NON C’È: LO SPETTRO DELLA NOMINA DI UN COMMISSARIO AD ACTA) è sul Bilancio di Previsione che prosegue la corsa nel tentativo di far quadrare i numeri. Elemento decisivo e determinante per evitare il dissesto. La premessa è che si è ancora in alto mare: tuttavia, qualche “movimento” (almeno quello) nelle scorse ore c’è stato. Proviamo ad analizzare tre tappe fondamentali.
Punto primo: i doposcuolisti. L’intento è quello di trovare un accordo con i venti lavoratori che hanno vinto la causa in Cassazione. In pratica: dopo la lettura della sentenza dice che la somma dovuta tra stipendi arretrati e versamenti Inps vada liquidata in una sola tranche. Quello che il Comune proverà a fare è trovare un accordo per potere provare a dilazionare il dovuto. Spalmare il pagamento in più anni. Una mezza apertura in tal senso pare esservi ma non vi è ancora assolutamente nulla di ufficiale.
Punto secondo: la multa da pagare sul fronte discariche abusive. Anche qui, arrivata la sentenza definitiva della Corte di Giustizia europea ci sono da pagare all’Unione Europea circa 400 mila euro (388 per l’esattezza) per “inadempimento e mancata esecuzione delle direttive in materia di discariche abusive”. Anche qui si sta provando a trovare un’escamotage. La sentenza accomuna il Comune di Paternò ad altre città: ecco perchè nella giornata di ieri il sindaco si è recato a Palermo tornando con una possibile soluzione che riguarderebbe anche altri Comuni che si sono rivolti alla Regione. Si tratta di far in modo che Palermo anticipi le somme dovute e, poi, il Comune ripagherà il debito – pure qui – spalmato negli anni.
Punto terzo: le indennità e l’assemblea dei dipendenti comunali. Il 18 maggio prossimo approda in consiglio, dopo un punto legato alla discussione delle spese dell’Ama, la proposta della giunta di tagliare di circa il 20/30% le indennità di consiglieri e assessori (all’ordine del giorno è iscritta anche la proposta dei consiglieri Mannino, Rau e Valore di tagliare del tutto l’indennità) e recuperare soldi. Si prevede una discussione infuocata. E c’è anche chi preannuncia l’inutilità dell’andare avanti a questo modo meditando anche le dimissioni da consigliere. Staremo a vedere.
Ieri mattina, intanto, a Palazzo Alessi si è tenuto un incontro convocato dalle sigle sindacali di Cgil, Cisl e Ugl a proposito proprio dello stato finanziario dell’ente. Lo stipendio di aprile è giunto con una quindicina di giorni di ritardo: e ora le paure sono diventate evidenti. Per questo, è stato chiesto per i prossimi giorni un incontro urgente con il primo cittadino “nell’intento di avere un quadro chiaro della vicenda”.
La coperta, intanto, resta corta da qualsiasi parte la si tiri. E sebbene stia per arrivare la stagione più calda dell’anno, le temperature da queste parti restano sotto zero. Un po’ come il conto il banca del Comune di Paternò.