CINQUE ANNI FA VENIVA UCCISA ENZA MARIA IL DOLORE ED IL RICORDO

A volte i ricordi tornano a rivivere, a farci toccare con mano episodi mai dimenticati di una vita spesso difficile. I ricordi sono finestre della memoria che chiudiamo o apriamo secondo i casi. Ma servono, servono a sorridere ricordando i momenti belli, e ad emozionarci nel ricordo di episodi spiacevoli, ma che restano indelebili nella memoria. Oggi è proprio così, non si può dimenticare quel maledetto 17 maggio del 2012. Una data che ha colpito una famiglia, ma l’intera città di Paternò. Enza Maria Anicito la conoscevano tutto, il suo caso fece enorme scalpore nell’intera città. E ad oggi, non si riesce a capire il motivo di un gesto portato via nel silenzio della tomba. Enza Maria Anicito ammazzata brutalmente da quello che era stato il suo uomo: e che, poi, subito dopo si è tolto la vita. La cronaca di quel giorno è ancora viva: “Ti devo restituire l’anello e le nostre foto, dimmi dove ci vediamo”. La telefonata arriva di mattina, Maria Enza Anicito, 42 anni, e sua figlia Sonia, di 23 sono in auto, a Paternò, stanno andando al lavoro nel paese vicino, Motta Sant’Anastasia, dove madre e figlia lavorano per un call center. E’ Salvatore Paternò a chiamare l’ex convivente che gli dà appuntamento per strada, in via Gela dove la donna blocca la sua Fiat Multipla. Salvatore Paternò arriva di lì a poco con la sua Nissan Micra. Ma non è un appuntamento qualunque, mentre è certamente l’ultimo per entrambi. I due scendono dalle auto, lui impugna già una pistola, la sua calibro 9 corto per uso sportivo. Le consegna l’anello che lei gli aveva regalato quando ancora stavano insieme e alcune foto. Poi per sei volte, preme il grilletto. Un colpo manca il bersaglio, due scarrellano ma tre proiettili centrano in pieno Maria Anicito, all’addome e al cuore. Salvatore Paternò si toglierà la vita poco dopo all’esterno della chiesa di San Biagio”. Cinque anni sono passati, ma il tempo non può cancellare un gesto che ha segnato profondamente una comunità. Noi vogliamo ricordare, vogliamo che la storia di Maria Anicito sia sempre attuale, per ricordare che le donne e le persone in genere, si rispettano, specie se con quella persona abbiamo passato dei periodi della nostra vita. Guardaci da lassù, e proteggi chi vive il tuo stesso dramma Enza Maria.