95047.it Giuseppe Russo e Antonio Faranda non ci sono più. Inghiottiti dalla sciagura di mercoledì sera: ma oggi, ancora per un altro giorno, erano però tra noi. Una fiumana di gente. Di persone piene di dolore, di rabbia e impotenza davanti alle bare bianche di due ragazzi strappati alla vita in modo tremendo e insopportabile. Alla chiesa dello Spirito Santo non c’era un solo spiffero libero. Si era in tanti. Perché in tanti hanno voluto tributare la loro vicinanza alle famiglie distrutte da una tragedia che abbiamo l’obbligo di ricordare per sempre. Così com’era accaduto per Valentina e Gianluca. Poco altro da aggiungere.
“Le anime dei giusti sono nelle sue mani e questi due giovani ragazzi scomparsi così precocemente sono nelle mani di nostro Signore. Questa è la nostra unica consolazione. Un balsamo per le famiglie così profondamente addolorate”, ha commentato padre Alì che ha celebrato le esequie. Poi, i messaggi dei tanti amici. Uno c’è rimasto impresso tra i tanti gli altri: “E’ così difficile dire addio a qualcosa che non vorresti mai dimenticare”. E, allora, davvero abbiamo poco altro da aggiungere. Paternò è devastata dal dolore. Ed ora, una volta esaurita l’emozione e lo shock, abbiamo l’obbligo di non dimenticare. Di non dimenticare cosa la nostra comunità sta attraversando in queste giornate mai così nere.