Ci scrive una paternese emigrata a Milano, “Sono stata alla Villa avrei preferito trovarla chiusa”

95047.it Caro direttore,

vivo a Milano da ormai molti anni. Scesa a Paternò per le ferie, le mie intenzioni erano quelle di portare i miei nipoti a visitare la gloriosa Villa Moncada, sempre stato vanto ed orgoglio per me e per il mio paese, volevo trasmettere loro la stessa mia passione ed interesse, ma non ci sono riuscita e me ne sono vergognata.
Ho trovato sporcizia e degrado. L’ex laghetto, ormai prosciugato, diventato discarica a cielo aperto. E ogni volta che anticipavo loro la presenza delle ‘paperelle’ ad esempio o degli ‘uccellini’, ecco che le aspettative per me e per i miei nipotini venivano puntualmente deluse. Al posto delle ‘paperelle’ abbiamo trovato scarpe vecchie e altre sporcizie che giacevano in fondo al letto del laghetto. Degli ‘uccellini’ nessuna traccia. Una gabbia vuota: che tristezza!
Nel parco giochi non c’era nessuna base pregommata e le parti in legno erano consumate dalle intemperie e pericolose, poiché alcune parti si staccavano facilmente.

Inoltre, vi erano anche delle persone con dei cani al guinzaglio che non si preoccupavano minimamente di raccogliere le feci dei propri fedeli amici. Tanto che, tutti i percorsi pedonali e non erano segnati dalla presenza di feci in decomposizione. Da ciò derivava cattivo odore, insetti fastidiosi, degrado ambientale.
Pochissima cura per la fontana centrale. Anche se era in funzione.
È stata davvero una ‘brutta’ avventura, che spero non si ripeta mai più. Sarebbe stato meglio averla trovata chiusa.
Uno scempio che la grande città di Paternò non si merita!

Barbara Emanuele

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