Dopo le tante sorprese di questa inedita edizione della Champions, in finale arrivano le due squadre più in forma e, per quello che hanno dimostrato in tutta la stagione, più forti del panorama europeo.
Dopo il 3 a 0 in scioltezza rifilato dal PSG alla sorpresa Lipsia, ieri il Bayern Monaco ha battuto con un punteggio fotocopia i francesi del Lione, risultato frutto della doppietta di Gnabry nel primo tempo e del goal del solito Lewandowski (15 goal in questa edizione della champions per lui, a -2 dal record di Cristiano Ronaldo del 2013-2014) nel finale. I sogni di gloria del Lione si spengono sul palo di Toko Ekambi, colpito sul punteggio di 0-0, un minuto prima del vantaggio dei bavaresi col gioiello di Gnabry.
Una finale attesissima dunque quella che si giocherà domenica sera all’Estadio Da Luz di Lisbona, che per chiunque vincerà, significherà Triplete. Per il PSG, addirittura, dopo aver vinto la Ligue1 (assegnatagli nonostante la conclusione anticipata a seguito della pandemia), la coppa di Francia e la coppa di Lega (ultima edizione della storia francese, dalla prossima stagione non esisterà più), la Coppa dei Campioni significherebbe addirittura poker di trofei. La squadra francese è alla prima partecipazione ad una finale della massima competizione europea, vedendo così ricompensate le ingenti e folli spese societarie degli ultimi anni. La concretezza e il bel gioco votato all’attacco sono state le carte vincenti di Tuchel, che ha saputo fare crescere la squadra anche a livello mentale, basti pensare alla rimonta last minute ai quarti contro l’Atalanta. Il resto ce l’ha messo la squadra, ben fornita in ogni reparto e con una batteria offensiva di qualità incommensurabile, con Neymar e Mbappè a capo della banda.
Il Bayern Monaco ha invece conquistato l’undicesima finale della sua storia, raggiungendo il Milan per numero di finali disputate. Dopo un inizio di stagione davvero opaco, il cambio di allenatore, con Flick che da vice allenatore ha preso il posto dell’esonerato Kovac, ha dato una svolta clamorosa alla stagione dei bavaresi, che hanno vinto 31 delle 34 partite disputate, realizzando la bellezza di 115 goal (115!!) in 35 partite (memorabili gli 8 goal realizzati al povero Barcellona nei quarti di Champions). Una macchina perfetta che ha stabilito una lunga serie di record, compreso quello della coppia più prolifica in un’edizione della Champions, ossia Lewandowski e Gnabry, 24 goal in due (15+9). L’attaccante polacco è la punta di diamante della corazzata tedesca, autore di 55 reti stagionali. Ma la cosa che più impressiona è che la formazione scesa in campo nella semifinale contro il Lione è stata costruita con “soli” 100 milioni, a differenza di molte altre costosissime squadre europee (il PSG è una di queste).
Le premesse per la finale di sabato sono dunque di una partita scoppiettante e con un vincitore tutt’altro che certo. Di sicuro ci sarà da divertirsi e per la squadra vincitrice è già riservato di diritto un posto nell’olimpo di questo sport.
GIANLUCA RUFFINO