95047.it Recita di fine anno alla Scuola Materna comunale “San Francesco”. dell’insegnante Cettina Borrata. I venti bambini della sezione dell’insegnante Cettina Borrata hanno messo in scena un brillante spettacolo dal titolo “Hansel e Gretel”, dove sono seguite scene che hanno riprodotto vecchie canzoni di Massimo Ranieri, Michael Jackson e Louis Armostrong. Un momento coinvolgente che è stato anche il preludio al saluto proprio dell’insegnante Cettina Borrata giunta al traguardo di oltre 40 anni di brillante carriera: iniziata nel 1976 in vari plessi di scuola materna comunale della città e in ultimo da circa 10 anni nel plesso “San Francesco” in Via Ametista. Video, foto assieme ai bimbi di intere generazioni di paternesi cresciute con lei: una serata che ha suscitato parecchie emozioni.
“Un caro saluto va a tutte le mie colleghe del tempo con le quali ho condiviso gioie e dolori per tutti questi anni – ha raccontato Cettina Borrata – . Non vi nascondo che in momenti come questi, a chi ha la fortuna di arrivarci, sicuramente il pensiero va a ritroso, ed, in particolare a tutte le mie colleghe che oggi non ci sono più. Le insegnanti tutte con la loro professionalità, la loro umanità, la loro volontà e determinazione, nonché la loro fantasia hanno fatto grande la scuola materna comunale di questa città per oltre 40 anni e reso un eccellente servizio alla nostra collettività. Ho cercato di seguire e dare l’esempio dedicando le mie giornate alla scuola. Nella scuola il lavoro è costante, si lavora anche quando non si fa niente e in questo sono stata ripagata, attraverso molte soddisfazioni con le famiglie dei bambini frequentanti. Certo, non nascondo che vi sono stati anche momenti di sconforto o per via di incomprensioni con qualche qualche genitore o anche per me stessa, ma alla fine l’amore per la scuola è prevalso. Credo di non essere presuntuosa se dico che anche io ho dato il mio contributo attivo, fattivo, svolto con costanza e sacrificio a beneficio dei bambini. Colgo, pertanto, l’opportunità datami oggi per ringraziare prioritariamente tutti i bambini che mi hanno dato l’opportunità di poter, nel mio piccolo, insegnare loro qualcosa. Sono felice quando li incontro già adulti e sono loro che mi vengono a baciare come se fossero ancora bambini. Ringrazio i loro genitori per la fiducia accordatami. Ringrazio tutte le amministrazioni comunali che nel tempo si sono succedute.
Infine, ringrazio la mia famiglia per l’affetto e l’amore dimostratomi nonostante io qualche volta l’abbia trascurata per la scuola. Infine e non per ultimo, ma in ogni momento della mia giornata, ringrazio Dio per avermi dato la possibilità di arrivare alla fine della mia carriera lavorativa. Grazie!”.