Catania, sequestrata casa d’appuntamenti a due passi dal Duomo

Nell’ambito di predisposti servizi finalizzati alla repressione della prostituzione, personale del Commissariato “Centrale”, a conclusione di attività investigativa ha denunciato in stato di libertà, un 41enne catanese, ritenuto responsabile del reato di favoreggiamento della prostituzione e di furto di energia elettrica.

In particolare, le indagini hanno accertato che, all’interno di un locale adibito a deposito commerciale a un centinaio di metri dal Duomo, opportunamente trasformato per le “esigenze” dei clienti, si prostituivano donne straniere; nel corso dell’intervento venivano sorprese all’interno due di queste di nazionalità colombiana intente a prostituirsi.

In considerazione di quanto sopra e poiché gli accertamenti posti in essere consentivano di acquisire elementi di responsabilità a carico del proprietario per violazione dell’art. 3 n. 3 della c.d. legge Merlin l’immobile in argomento veniva sottoposto a sequestro.

Nella stessa circostanza, venivano altresì elevate sanzioni amministrative per la somma Euro 640,00 poiché si accertava che l’uomo, che aveva inserito nel circuito internet “l’affitto dell’appartamento” ha omesso di comunicare all’autorità di P.S. le generalità degli alloggiati e di Euro 12.000,00 in violazione dell’art. 161 e 13 del D. Lgs. N.196/2003 e successive modifiche per aver installato una telecamera che, come accertato riprendeva, il cortile condominiale e quindi tutte le persone in transito, con l’evidente scopo di eludere eventuali controlli da parte delle Polizia.

Veniva infine accertato che l’uomo aveva effettuato un allaccio abusivo alla rete elettrica condominiale.