Si tratta della medesima discoteca dove, all’inizio dell’anno, scoppiò una violenta rissa, culminata con una sparatoria: medesimo il posto e uguale anche il copione, solo che – per fortuna – questa volta, e parliamo della notte dello scorso 21 maggio, la rissa, scoppiata tra non meno di 20/25 persone, non ha visto l’uso di armi da fuoco.
Non per questo, però, gli esiti sono stati meno gravi: diversi corrissanti, poi medicati al pronto soccorso del “Garibaldi”, si sono presentati agli agenti delle Volanti che quella notte sono intervenuti a placare gli animi con vistose e profonde ferite da taglio, inferte con acuminati cocci di bottiglia, utilizzati a mo’ di arma.
Adesso è giunta, inevitabile, l’applicazione dell’ormai famoso – quantomeno per il responsabile del locale in questione che, per i fatti del gennaio 2017, si vide chiudere il locale per 30 giorni – articolo 100 del TULPS, provvedimento adottato dal Questore Giuseppe Gualtieri e notificato alla gestione del locale lo scorso 27 maggio.
All’ormai acclarata possibilità che il locale possa rappresentare <<… occasione necessaria per una aggregazione “adatta al successivo sviluppo della contesa”, quindi fattore di pericolo per l’ordine pubblico. …>>, è stata opposta la sospensione dell’attività, con conseguente chiusura del locale, per la durata di 40 giorni.