I Finanzieri del Comando Provinciale di Catania hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria etnea il titolare di un distributore stradale di carburante di Catania, quartiere Nesima, che illecitamente erogava alla sua clientela gasolio agevolato destinato a mezzi agricoli.
L’intervento, eseguito dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Catania, rientra nell’ambito dell’ordinario sistema di controlli ai distributori stradali assolto dalla Guardia di Finanza a tutela dell’Erario, del mercato e dei consumatori.
In particolare, l’attività eseguita dalla Fiamme Gialle, oltre a riguardare la verifica dei prezzi esposti dal distributore con quelli praticati alla pompa, è stata finalizzata a riscontrare se il prodotto effettivamente erogato al cliente corrispondeva quantitativamente a quello visualizzato sul display dell’impianto nonché a controllare, mediante il prelevamento e l’analisi di campioni, la qualità del carburante venduto.
Grazie a tale ultima procedura, è stata rilevata la colorazione “verde alizarina” del gasolio erogato, caratteristica che contraddistingue il gasolio destinato ai mezzi agricoli soggetto ad una tassazione inferiore rispetto a quello destinato alle autovetture. I militari hanno quindi constatato che il prodotto non era regolare e sottoposto a sequestro sia il serbatoio contenente il gasolio agricolo che i relativi erogatori. I campioni di carburante prelevati saranno comunque sottoposti ad analisi chimiche al fine di verificarne l’effettiva composizione.
La vendita da parte dei distributori stradali del meno costoso “gasolio agricolo”, consente al gestore di conseguire maggiori guadagni a danno dell’Erario e degli ignari consumatori, comunque chiamati a pagare il prezzo di mercato. Inoltre, l’utilizzo di tale carburante nelle autovetture di nuova generazione, a causa degli additivi utilizzati per la denaturazione del prodotto destinato ai mezzi agricoli, può comportare danni al motore.
Il gestore, denunciato alla Procura della Repubblica di Catania per il reato di “sottrazione al pagamento dell’accisa sugli oli minerali” (art. 40, comma 1, lettera c. del d.Lgs 504/95), rischia la reclusione da sei mesi a tre anni e una multa il cui importo può essere da 2 a 10 volte il valore dell’imposta evasa e comunque non inferiore a 7.746 euro.
Dall’inizio dell’anno i Reparti del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania hanno sottoposto a controllo oltre 30 tra impianti di distribuzione stradali e depositi rilevando più di 10 mila euro di tributi evasi e sottoponendo a sequestro oltre 3 mila litri di prodotto petrolifero.