Calcio dilettantistico: si va verso la chiusura anticipata della stagione
Nonostante non sia ancora stata presa una decisione definitiva, dalle indiscrezioni trapelate la LND (Lega Nazionale Dilettanti) è orientata verso lo stop della stagione sportiva in atto. A differenza del campionato cadetto che, a seguito delle parole del ministro dello sport Spadafora, sembra essere avviato ad una ripresa della stagione fissata al 13 giugno, la decisione sui campionati minori sembra invece essere quella di una definitiva cessazione del campionato. In mancanza delle giuste precauzioni che tutelino la salute degli sportivi, sembra proprio questa la soluzione più consona. In tal caso, si sta pensando di promuovere direttamente la prima classificata e bloccare le retrocessioni, prendendo come riferimento la classifica al momento della sospensione del campionato. Da risolvere ancora il rebus relativo all’Eccellenza.
Il tema del calcio dilettantistico resta estremamente delicato, poiché se non dovesse partire neanche la prossima stagione si rischierebbe un tracollo del settore dei dilettanti, per via della crisi che colpirebbe la stragrande maggioranza delle società, alcune delle quali già in enorme difficoltà.
La possibilità del fallimento di queste realtà comporterebbe un gravissimo danno socio-economico di portata nazionale, oltre al totale annullamento del sistema sportivo di base.
Il ministro Spadafora ha dimostrato la sua attenzione al mondo dello sport dilettantistico, dichiarando di voler istituire un sostegno a fondo perduto con base di partenza di 10 milioni di euro, che verrà incrementato via via da un ulteriore fondo derivato da una tassa sulle scommesse (quest’ultima una proposta molto discussa). Il presidente della LND, Cosimo Sibilia, si è detto soddisfatto del dialogo con le istituzione e auspica che presto vengano presi provvedimenti economici.
Si è infine deciso di inserire nel prossimo decreto -Decreto Rilancio- una norma che impedisca a tutte le società di fare ricorso a seguito dei verdetti emessi dai vari Comitati Regionali, fornendo alle Federazioni una sorta di “scudo” normativo.
GIANLUCA RUFFINO