Non si fermano le finte mail da Enel, Tim-Telecom o anche Agenzia delle entrate in cui si inviano bollette o cartelle esattoriali i cui importi risultano esorbitanti (senza contare che il fisco non invia cartelle via mail a normali indirizzi dei contribuenti). Prudenza, raccomanda Help Consumatori, anche nel caso di rimborsi su tasse non pagate, questionari o vincita di premi, ricevuti sempre nello stesso modo. Si tratta di “fake”, cioè falsi, che hanno uno scopo fraudolento: non solo in qualche caso installare virus sul computer di chi apre gli allegati, ma rubare username e password da utilizzare poi per truffe online.
Come scoprire se si tratta di un raggiro
Come si fa a scoprire se una comunicazione elettronica è vera o falsa? Innanzitutto chi ha chiesto l’invio della fattura elettronica da un gestore, la riceve solo in formato pdf: dunque chi dovesse vedersene recapitare una che ha in allegato un file in formato zip (compresso), non lo scarichi né lo apra perché “eseguirà” un programma sul computer bersaglio che lo metterà in pericolo. A maggior ragione, non si faccia nulla se in allegato o dentro lo zip si trova un file exe: in questo caso vale lo stesso discorso di cui sopra, è un programma e non un pdf con il dettaglio dei consumi.
Che fare nel caso si riceva una mail del genere
Che fare allora se si riceve una comunicazione fraudolenta? Sicuramente non va aperta e se all’interno ci sono dei link, non si deve cliccare sopra. Se lo si fa, si può vedere come la pagina web che si apre non è quella del gestore o dell’Agenzia delle entrate, ma siti, in genere stranieri. Nel caso si sia caricata la pagina, va abbandonata subito e mai si devono fornire dati personali, compresi username e password. Dunque si deve cancellare la mail oppure ci si può rivolgere alla polizia postare per denunciare quanto accaduto.