I reati ipotizzati, a vario titolo, sono associazione mafiosa, spaccio di droga, estorsione, rapina, sequestro di persona, danneggiamento seguito da incendio e riciclaggio con l’aggravante del metodo mafioso.
Le indagini, coordinate dalla Dda della Procura di Catania, hanno consentito di ricostruire l’organigramma del clan, l’ingente volume di affari del gruppo con la vendita di cocaina e marijuana, estorsioni a imprenditori locali e rapine nei confronti di autotrasportatori.
A capo del gruppo ci sarebbe il boss Carmelo Aldo Navarria, scarcerato e rimesso in libertà nel 2014 dopo 26 anni di reclusione per sei omicidi. Negli anni Ottanta era considerato lo ‘spazzino’ della cosca, perché faceva sparire i cadaveri, per conto del clan del Malpassotu, che era il braccio armato del capomafia Nitto Santapaola.
I dettagli dell’operazione saranno forniti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 10,30 nella saletta della Procura della Repubblica di Catania alla presenza del Procuratore Carmelo Zuccaro.