Il simbolico matrimonio con Dio per la giovane Carmen D’Agostino, 27enne di origini lucane, è stato molto particolare: la ragazza, che ha ricevuto l’abito monastico benedettino in una cerimonia in concattedrale venerdì scorso, è stata accompagnata all’altare dal padre in abito bianco, come una sposa.
Durante la cerimonia eucaristica celebrata dal monsignor Leonardo D’Ascenzo, arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie, la giovane ha pronunciato i suoi voti, è stata vestita con l’abito monastico e ha così avuto inizio il suo noviziato canonico presso il monastero benedettino di San Ruggero a Barletta, prendendo il nome di suor Maria Vittoria.
“Nessuno poteva immaginare che quel rito potesse divenire fonte di emozione, di riflessione e di preghiera da divenire parlante e significativo sul piano del senso più profondo della vita.
Così Riccardo Losappio, responsabile dell’Ufficio comunicazioni sociali della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie, commenta il successo che sta avendo sui social media la notizia della vestizione con l’abito monastico benedettino.
“Il post inserito nella pagina Facebook della diocesi – prosegue Losappio -, senza che lo si potesse prevedere, è diventato virale: la copertura delle persone ha raggiunto la quota di quasi due milioni, 3.522 reazioni e 10.923 condivisioni. Centinaia i commenti, quasi tutti positivi, altri critici verso quel tipo di scelta”.
“Più che una scelta mia– ha raccontato suor Maria Vittoria, rilasciando alcune dichiarazioni che appariranno sul prossimo numero del giornale diocesano – sono stata scelta da Lui. In un incontro coi giovani, e poi anche in altri, ho sentito l’amore di Cristo manifestato sulla croce, che ha aperto il cielo per me, che mi ama così come sono, e sono per Lui una perla preziosa. Io ho semplicemente accolto questo amore”.
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