95047.it “Il fatto stesso che in Sicilia si proceda ancora in questo modo, la dice lunga su tante cose”. Federica Argentati è la presidente del Distretto Agrumi Sicilia. Il suo intervento sui quintali di residuo degli agrumi rinvenuti in contrada Fossa Creta e raccontati da 95047.it è di quelli puntuali e indignati: “Il pastazzo, che è proprio la parte residuale dell’agrume e non può essere gettato lì in quel modo”, spiega. E ancora: “Attraverso la Coca Cola Foundation abbiamo realizzato un impianto pilota di bio-gas che, in collaborazione con l’Università di Catania, che dimostra come quel rifiuto possa diventare un sottoprodotto importante. Un valore aggiunto come l’energia elettrica: ed è assurdo assistere nel 2016 ad uno scempio del genere. La Sicilia è ancora indietro e serve una svolta culturale da parte delle imprese”.
Per la cronaca, esiste un decreto ministeriale che regolamenta la gestione dei resti degli agrumi. Ma la verità è che smaltire un vagone di questi residui costa all’incirca 2 mila euro: la ditta in questione è andata alla sbrigativa, scaricando tutto in questo modo vile. Deturpando tutto (e non è certo la prima volta). Ed in tanti lettori, oggi interpellando la nostra testata chiedono l’intervento della magistratura. E non hanno certo tutti i torti. Anzi.