Arte e Territorio, l’esperienza dei laboratori didattici dell’arte

95047.it Gli studenti delle terze classi, del Liceo Linguistico e delle Scienze Umane “Francesco De Sanctis”, oggi hanno vissuto una straordinaria esperienza, a conclusione di una fase formativa realizzata in classe e che li ha portati a conoscere – sul campo – la produzione ceramica dal Neolitico ai recenti ritrovamenti greco-romani del territorio paternese.
Gli studenti, guidati da i loro professori, hanno partecipato ad un laboratorio didattico di archeologia sperimentale con un illustre divulgatore e fotografo come Giuseppe Barbagiovanni di Siciliantica.
Tra reperti neolitici e ricostruzioni di tombe greche si sono toccate con mano: statue votive, attrezzi di lavoro, tegole di templi e tanto altro. Un ricco patrimonio di testimonianze di civiltà e della secolare presenza dell’uomo in questa terra.

La Dirigente Scolastica, Santa Di Mauro, crede molto nell’efficacia dei questo metodo laboratoriale per potenziare la didattica e incoraggia i suoi docenti a perseguirlo.
E in questo senso è strutturato il lavoro svolto dal DARC | Dipartimento Arte e Territorio del De Sanctis, coordinato dal docente Mario Gerardi, che punta a sviluppare altre iniziative simili e lancia il progetto “La città, narrazione e rappresentazione dello spazio urbano attraverso la lettura delle stratificazioni culturali e sociali”.
I ragazzi hanno apprezzato molto l’esperienza proposta, partecipando con attenzione e interesse trovando riscontri tra gli argomenti studiati e i reperti osservati. L’esperienza ha evidenziato il rapporto virtuoso tra territorio e formazione nella costruzione della cultura della cittadinanza che è un obiettivo prioritario della scuola oltre alle competenze disciplinari.

15094338_10209902608633504_4333010743344539803_nL’antiquarium Savasta è una struttura che meriterebbe più attenzione – dalle istituzioni e dalla città – e i reperti in esso contenuti – in particolare quelli conservati nei depositi e non ancora recuperati e studiati – andrebbero esposti come gli altri e meglio valorizzati come la “venere greco-romana di San Francesco”, ritrovato durante gli scavi del 2007 nel cantiere di restauro del convento di San Francesco o le ceramiche del ‘600 di raffinatissima fattura.
La scuola è un incubatore di conoscenze e felicità, questo il parere dei docenti intervistati che credono nell’agenzia “scuola” come strumento per valorizzare il territorio, si tratta di formare i nuovi cittadini: consapevoli, competenti, innovatori e solidali.
Questa è, probabilmente, la Scuola che vogliamo.