L’ANPI Sez. “Carmelo Mio” di Paternò esprime piena preoccupazione per le condizioni di vita disumane e degradanti in cui sono costretti a vivere i cittadini stranieri nella baraccopoli di Contrada Ciappe Bianche a Paternò.
Questi lavoratori, che cercano solo una vita migliore e opportunità di lavoro, si trovano intrappolate in situazioni di oppressione, vittime di sfruttamento del lavoro e del caporalato.
La baraccopoli, che è priva di servizi igienici adeguati, acqua potabile ed elettricità, rappresenta un luogo in cui la dignità umana viene costantemente calpestata.
I residenti, costretti a vivere in spazi sovraffollati e insalubri, sono esposti a rischi per la salute e privati dei diritti fondamentali alla sicurezza e al benessere.
Inoltre, il fenomeno del caporalato e dello sfruttamento del lavoro, in cui i lavoratori italiani e stranieri vengono sottopagati, privati dei propri diritti e costretti a operare in condizioni pericolose e non conformi alla legge, aggrava ulteriormente la situazione già precaria di questi cittadini.
L’ANPI chiede con forza all’Amministrazione locale, alla città metropolitana e alla Regione, nonché alle autorità sanitarie competenti, di costituire un tavolo tecnico con tutti gli attori coinvolti al fine di trovare, nel più breve tempo possibile, soluzioni efficaci e definitive che garantiscano il diritto al lavoro libero da qualsiasi sfruttamento e in condizioni di sicurezza, la creazione di alloggi transitori dignitosi per i lavoratori stagionali e un ambulatorio medico per garantire l’assistenza sanitaria necessaria.
ANPI Sez “Carmelo Mio” – Paternò
Matilde Pino
Francesco Parisi
Mariagrazia Pannitteri
Cristina Costa
Salvo Liotta
Maria Rosaria Di Domenica
Oscar Fiorito
Rosario Di Benedetto
Paolo Licandri
Andrea Maione
Turi Maurici
Sante Chinnici
Domenico Signorelli
Giovanni Mio
Cinzia Cunsolo
Salvo Russo
Barbara Cracchiolo
Giuseppe Di Benedetto
Questi dell’anpi esistono solo per prendere i contributi dello Stato come associazione combattentisti