95047.it All’alba di oggi, Paolo Garofalo ha salutato tutti. Lo ha fatto con discrezione. Quasi senza voler arrecare alcun disturbo. Lui che è stato la coscienza di tanti paternesi e siciliani negli anni del dopoguerra: quando si raccontavano le storie difficili ma piene di speranza della quotidianità. Chitarra in mano e voce, ha ammaliato per decenni le piazze di mezza Italia. Un’epoca fa, certo: ma il patrimonio culturale lasciato in eredità è qualcosa di inestimabile ma che rischia anche di essere perduto per sempre. E dire che solo fino a ieri aveva “regalato” una sua piccola esibizione ai suoi cari che gli sono stati vicini nella casa di via Madonna delle Grazie a Paternò: è lì che ha raccontato la sua ultima storia.
Paolo Garofalo se ne va a 101 anni e 5 mesi. Fu il mentore di Ciccio Busacca e Ciccio Renzino: un grande rapporto basato sulla semplicità e la voglia di raccontare, non rassegnarsi, fare conoscere. Originario di San Cataldo (provincia di Caltanissetta), nel pieno della Seconda guerra mondiale si trasferirà per sempre a Paternò. Una brutta malattia lo ha assalito negli ultimi anni della sua vita ma lui non ha mollato ed ha combattuto fino all’ultimo giorno. 101 anni, una vita che è stata d’esempio e da stimolo per tanti.
I funerali verranno officiati domani pomeriggio alle ore 15 nella chiesa di Sant’Antonio.