95047.it Sembra quasi un nesso inevitabile. Se vuoi ottenere la libertà devi prima abbattere quello che ci distanzia dalla verità. Prendete il caso dell’obbrobrio e vetusto stabile dell’Esa in via Canonico Renna: una palafitta in cemento armato pericolante e inguardabile. Lasciata a lì a morire in preda alle scartoffie della burocrazia e, nel corso degli anni, alla insensibilità istituzionale di chi avrebbe dovuto quantomeno ripensarne una collocazione. Da tempo, gli abitanti del quartiere e la stessa associazione “San Biagio”, con il comitato “Paternò c’è”, che lì opera da anni provano a stimolare un dibattito che non si ferma alle parole: ma che va oltre divenendo operativo, coinvolgendo la stessa comunità paternese.
“Abbattiamo tutti questi muri inutili. Vogliamo una piazza per tutti”, è lo slogan (ma non nel senso di semplice promozione” che caratterizza una battaglia di civiltà che merita essere condotta fino in fondo. Già, del resto perchè mantenere un rudere in fase di crollo anziché pensare ad una piazza che serva davvero alla città ed ai suoi abitanti? Burocrazia ma non solo: perchè anche la politica deve fare la sua parte. Un sito ormai fatiscente che qualche tempo fa catalogammo tra i “non-luoghi” di Paternò.
Nel frattempo, domani (venerdì), ecco dare vita ad una mattinata che prova a rilanciare la questione: verranno coinvolti nuovamente i residenti con banchetti informativi e raccolta firme. Non abbassare la guardia. E restare sul pezzo. Per abbattere quei muri che ci distanziano dalla verità. Una mattinata come quella di domani servirà a qualcosa? Di certo, sarà servita a non restare con le mani in mano.