95047.it Non c’è professione, che non faccia uso delle moderne tecnologie per migliorare le proprie prestazioni lavorative, ogni giorno che passa sono sempre di più le persone che affidano o si affidano al web. Sdoganata anche la classica figura del reporter, una volta il giornalista andava in giro con blocco notes e penna scrivendo appunti, poi utilizzava le linee del telefono per dettare il pezzo da lunga distanza. Del tutto dimenticati gli spacci dei giornalisti eroi, che dal fronte spedivano le corrispondenze. Ora tutto è cambiato, basta un click per mandare una email o un video, utilizzando anche il proprio cellulare. Allo stesso modo basta poco per stare sempre informati, ed avere tutte le notizie del mondo comodamente seduti a casa. Anche 95047.it ci ha fatto diventare un pò pigri, ma curiosi allo stesso tempo. Sarebbe stato un gran peccato rinunciare a questo piccolo, ma semplice veicolo d’informazione, che in poco tempo è riuscito a farsi largo nel panorama dei giornali on line, proponendosi organo d’informazione locale, ma globale! Un blackout ci aveva fatto perdere la speranza, ma finalmente è tornato, ed ancora una volta, anche coloro che abitano oltre oceano, o dalle Alpi alle Piramidi, possono nuovamente tenersi informati sulla collettività etnea specificatamente su Paternò.
C’è un fatto nuovo che agli occhi della gente può risultare insignificante, invece no. Un fatto assolutamente storico, è nato il circolo culturale “Il Pungolo” che unisce i giornalisti pubblicisti e professionisti di Paternò, in un presidio della libertà nel territorio, un punto di riferimento per i giornalisti, per gli aspiranti giornalisti ed anche per i cittadini che pongano quesiti sulla complessa materia dell’informazione. Un progetto culturale concreto di arricchimento intellettuale, che si svilupperà nel tempo, serve per un continuo accrescimento culturale per gli aderenti ma anche di proposte intellettuali per la comunità, perché l’associazione intende lanciare dibattiti pubblici sui temi della comunicazione, del sociale, della cultura, della vita democratica, con un confronto superpartes, uno spirito al di sopra delle parti, come stimolo critico alla riflessione libera. Sabato prossimo, 9 maggio, è stato allestito un incontro pubblico al Piccolo Teatro di Paternò – aperto ai cittadini – dove si parlerà del ruolo dell’informazione con tutti i suoi pregi e difetti.
Nei giorni scorsi è stato siglato un patto di nascita, sottoscritto da quasi tutti i giornalisti di Paternò iscritti all’albo professionale. Iniziativa salutata con simpatia anche dal collega Stefano Arcobelli, che ha voluto accompagnare l’atto di nascita con uno incitamento, uno sprono ai presenti.
“Caro Alfio, cari amici come sempre mi spiazzate con queste iniziative. Che dire? La denominazione “il pungolo” mi pare appropriata: è sempre stata la verza essenza del giornalismo, pungolare. A me già dai tempi in cui crescevo in questo pazzo mondo dell’informazione, è sempre piaciuto capire, valutare, scrivere ma senza tentazioni di protagonismo. La faziosità è sempre stata bandita dai miei pensieri, ed è quello che auguro all’associazione che sta per nascere. Provateci, applicatevi, esponetevi coraggiosamente quando serve (e serve di questi tempi) ma senza mai oltrepassare il limite del rispetto, la critica circostanziata, l’informazione quanto più possibile completa. E dare spazio a tutte le campane, esigendo pari rispetto. Siamo nel mirino, è vero, di sconsiderati attacchi spesso immotivati perché i socials e i new media consentono un po’ a tutti di esprimere opinioni. Noi abbiamo fatto la nostra trafila, rispettando le gerarchie e quindi non accettiamo che il primo che passi ci attacchi banalmente. Questa vostra è una trincea quotidiana e lavorarci non è facile, non lo era neanche trenta anni fa quando scelsi il giornalismo come professione. Avevamo tanta passione, pochi mezzi, zero denari ma ci sosteneva un grande entusiasmo e la voglia di fare, di conoscere. Quante serate ho speso ai consigli comunali a fianco di Angelino Cunsolo che era per me un veterano: ebbene, io non m’arrendevo, cercavo sempre quel particolare in più, e la mattina seguente portavo le cartelle dei miei resoconti politici ai quotidiani di Catania, trasmettevo i servizi ai dimafoni di un tempo degli altri giornali. C’era pure la radio, ho fatto anche Tv a “Paternò nuova”. Senza stancarmi mai, occupandomi di sport e di cronaca di tutti i colori. Agli esperti di ieri riconosco che resistere non è stato facile: ne è valsa la pena metterci la faccia, o la firma. Ai ragazzi di oggi. dico sempre di provarci, consapevole che oggi pur con tutti i mezzi spesso manca l’ostinazione, si chiede tutto e subito. Non esitate, non rassegnatevi e state almeno uniti come categoria, rispettando la concorrenza doverosa e inevitabile. Coscienza e conoscenza, servono in questa Paternò che guarda al futuro. Il ruolo della stampa è necessario più di prima, più che nei miei anni. Buon cammino a tutti voi, abbracci ideali da Milano.” – Stefano Arcobelli