
Un nuovo episodio di inciviltà ha indignato i cittadini di Paternò. In una traversa di Corso Italia, un uomo è stato ripreso dalle telecamere mentre urinava con estrema disinvoltura davanti alla saracinesca di un negozio, in pieno giorno e senza alcuna preoccupazione per la decenza o per la presenza di impianti di sorveglianza.
Una scena che ha suscitato rabbia, ma che purtroppo non rappresenta un caso isolato. Lo stesso punto, infatti, è stato più volte teatro di gesti simili: altri “urinatori seriali” sono stati immortalati in passato nello stesso angolo, diventato ormai simbolo di una mancanza cronica di rispetto per il decoro urbano.
Il commerciante rompe il silenzio: Non è solo inciviltà, è disprezzo per la comunità
Stanco di subire in silenzio, il proprietario del negozio ha deciso di intervenire pubblicamente. Con un post sui social, si è rivolto direttamente all’autore del gesto, denunciando l’accaduto e lanciando un appello alla responsabilità civica.
Nel messaggio si legge:
Gentile ragazzo, mi rivolgo a te che, nonostante la presenza evidente di telecamere e sistemi d’allarme, hai scelto in maniera incivile di soddisfare i tuoi bisogni fisiologici davanti al mio negozio, ignorando il bagno della sala giochi da cui uscivi. Ti invito a riflettere sulle tue azioni. Non solo questo comportamento è inaccettabile, ma viene anche registrato e monitorato. La prossima volta, ti esorto a fare una scelta più adeguata.
Parole pacate ma ferme, che hanno trovato il sostegno di molti cittadini, ormai esasperati da comportamenti che degradano il tessuto urbano e offendono chi ogni giorno lavora e vive onestamente in città.
L’uomo, convinto forse di farla franca, non si era accorto di essere osservato. Le immagini parlano chiaro e sono ora in possesso del proprietario, che non esclude di procedere per vie legali. La ripresa è già diventata virale, accendendo il dibattito sull’uso della videosorveglianza, ma soprattutto sulla necessità di intervenire con decisione su certi comportamenti.
Non è solo questione di pulizia – ha dichiarato il titolare – ma di rispetto. Per me, per i miei clienti, per chiunque transiti in quella zona. Chi agisce così offende tutti.
Non bastano le multe o le denunce – commenta il proprietario – serve educazione. Serve un cambiamento culturale.
Un invito, quindi, non solo alla vergogna per chi si rende protagonista di questi gesti, ma soprattutto alla riflessione collettiva. Perché una città pulita e rispettosa non si costruisce con le telecamere, ma con la coscienza e l’esempio.