L’importanza dell’inglese per il settore turistico: il caso della Sicilia

Dopo il grande successo della serie The White Lotus, le perle della Sicilia – da Taormina a Cefalù – stanno vivendo una popolarità senza precedenti. Ma con il boom del turismo proveniente soprattutto dagli Stati Uniti e dalla Gran Bretagna, ecco che la conoscenza della lingua inglese è diventata fondamentale per ottimizzare il business nell’isola.

Sicilia terzultima in Italia per conoscenza dell’inglese

Con le sue numerosissime attrazioni turistiche di indiscussa bellezza, la Sicilia è ormai l’isola più amata dalle star e dai turisti stranieri. Ecco perché il tutto esaurito della stagione estiva 2023 – già inserito in un contesto di dati molto positivi per la Sicilia – non meraviglia affatto. Secondo Bankitalia, infatti, rispetto all’anno precedente, nel 2022 l’isola ha registrato un +63,3% di arrivi e un +54,9% di presenze nel periodo tra gennaio e agosto.

Tuttavia, nonostante la maggior parte dei turisti continui ad arrivare soprattutto da America e Inghilterra, la Sicilia è una delle regioni italiane in cui si parla meno l’inglese. Nella classifica regionale stilata da EF sull’indice di conoscenza della lingua, infatti, la Sicilia è terzultima, avanti solamente a Basilicata e Calabria. Ciò, purtroppo, rischia di influire negativamente non solo su tutto ciò che riguarda la comunicazione, ma anche sul livello qualitativo dei servizi offerti e sul turismo, che rimane un business fondamentale per l’isola.

Una situazione, questa, che rispecchia un trend a livello nazionale: secondo il report EF EPI, il rapporto internazionale sulla competenza dell’inglese nel mondo, su 111 Paesi analizzati, l’Italia è il 32esimo per conoscenza della lingua. Un risultato preoccupante, soprattutto se visto in relazione agli altri paesi europei: su 35 nazioni analizzate, la nostra è infatti la 24esima. Tra le città italiane peggiori, Palermo, Catania e Bari si piazzano agli ultimi posti della classifica.

Imparare le lingue oggi è più facile

Dati, questi, che dimostrano la necessità e l’urgenza di imparare l’inglese, diventato ormai la lingua per eccellenza non solo del lavoro, ma anche dei viaggi, del turismo  e di qualsiasi altro tipo di servizi.

Fortunatamente, oggi imparare l’inglese è molto più semplice rispetto al passato. Online sono disponibili infatti moltissime app per l’apprendimento: da Preply a Babbel, passando per Duolingo e Mondly, l’offerta di applicazioni scaricabili è veramente molto ampia. Inoltre, tra corsi di laurea, vacanze studio, soggiorni all’estero e lezioni online, migliorare la propria conoscenza dell’inglese è davvero alla portata di tutti. A questo proposito, sul sito studentville.it è disponibile una guida ai corsi di laurea in lingue delle università online, in cui è possibile trovare tutte le informazioni sui corsi telematici, dalle facoltà disponibili ai costi.

In un mondo sempre più globalizzato, conseguire un titolo in questo ambito è infatti sempre più indicato e consigliato. Dagli ingegneri ai commessi, passando per receptionist e giornalisti, la conoscenza dell’inglese è fondamentale in ogni settore. Secondo uno studio di Ef English Live, infatti, in Italia il saper parlare l’inglese è richiesto particolarmente nel settore delle vendite (14%), nei mestieri specializzati (13%), negli eventi e nell’hospitality (11%).

Dati che confermano quindi come la conoscenza della lingua aiuti molto non solo a relazionarsi con gli altri, ma anche a trovare lavoro. In più, studiare comodamente da casa offre anche una serie di vantaggi non trascurabili, come una riduzione considerevole dei costi, un risparmio di tempo e la possibilità di riascoltare le lezioni e accedere ai materiali in qualsiasi momento.

Infine, podcast, film, musica, libri e social network possono aiutare molto nell’apprendimento: attraverso queste attività, infatti, è possibile imparare nuovi vocaboli e modi di dire, familiarizzando anche con i suoni e con le pronunce.