Omaggio, questa mattina, alla stele commemorativa di padre Vincenzo Ravazzini, all’interno del giardino comunale Moncada.
Era il 14 luglio 1943, quando la città di Paternò veniva presa d’assalto dai bombardamenti angloamericani allo scopo di liberare il territorio dai tedeschi. In quell’occasione, a Paternò, persero la vita ben oltre tre mila persone. All’interno della villa comunale venne allestito un ospedale da campo in cui padre Ravazzini si prodigò in favore dei feriti, fino alla morte.
Dopo un rapido excursus storico su quei tragici giorni, presentato dal prof. Vincenzo Fallica, il sindaco e gli assessori, accompagnati in corteo da uomini del Corpo municipale, della Guardia di Finanza, dei Carabinieri, dell’associazione cittadina “Misericordia” nonché da alcuni ragazzi del Grest della parrocchia di S. Giovanni Bosco, si è fermato davanti alla stele dove, dopo un momento di preghiera alla presenza di padre Francesco la Porta e del vicario foraneo Vincenzo Algeri, è stata infine deposta dal sindaco una corona di alloro.
Questo il commento del sindaco all’evento: “Un monito per non ritornare più sugli stessi errori. Non è con le guerre che si aggiustano le cose ma col dialogo, con la ragione. Questo è il significato di questa giornata. Le guerre e le vittime non servono. Si deve privilegiare il dialogo tra persone. È un criterio sempre valido. L’uomo deve tendere ad un futuro di libertà, di pace di benessere comune. Questo è lo spirito con cui devono andare avanti le comunità cittadine. Questo è il messaggio che vogliamo dare ai nostri giovani”.