95047.it Quando un nutrito ed eterogeneo gruppo di famiglie, proveniente da ogni parte della città ed anche da altri luoghi, si insedia in una zona precedentemente disabitata del territorio dove sono state edificate nuove abitazioni, non si può dire che lì si sia formata una comunità! Inizialmente si è semplicemente dei “trapiantati” che casualmente si sono trovati, fianco a fianco, a vivere separatamente la quotidianità ma non a condividerla se non eventualmente ed unicamente dal punto di vista dei comuni interessi economici quando trattasi di cooperative o situazioni similari. Per diventare “comunità” e per mettere profonde radici nel nuovo contesto di vita, occorre molto altro ed è un traguardo che o non potrebbe essere mai raggiunto oppure conseguibile in tempi molto lunghi e con notevoli difficoltà di vario tipo. Ma se, invece, come sta accadendo a parecchi di noi, in vico Igino Giordani, è forte la volontà di aggregazione di socializzazione, di condivisione della buona e della cattiva sorte che inevitabilmente caratterizza l’esistenza umana, allora l’idea, l’INPUT di dar vita ad un PRESEPE VIVENTE non solo per motivi religiosi e spirituali ma anche per la trasmissione dei più significativi ed eterni valori umani, non può che risultare VINCENTE !
A trarre vantaggio da tutto ciò sono innanzitutto i bambini che, anche nell’era del trionfo tecnologico, del computer e di INTERNET, hanno una possibilità ulteriore per poter sognare, sorridere, ricevere basilari eredità di valori quali la solidarietà, la generosità, l’amicizia, la reciproca comprensione, la speranza, la giustizia, la pace, l’amore in senso lato e così via per trasmetterli, crescendo, alle future generazioni cui essi, a loro volta, daranno vita.
Con questo spirito e molto altro nel cuore, anche quest’anno, per la seconda volta e con tutte le intenzioni di ampliare gradualmente il numero delle famiglie che vorranno liberamente unirsi a noi nell’iniziativa, abbiamo dato vita al nostro presepe vivente aprendo i cancelli e le braccia alle altre famiglie, ai loro parenti ed amici per offrire quanto ognuno ha desiderato e potuto donare di materiale e spirituale.
La nostra manifestazione si è svolta in quattro momenti diversi: si è iniziato con una proiezione, su maxi schermo, di immagini fotografiche risalenti a quanto abbiamo realizzato nel corso della prima edizione del presepe; poi ci siamo spostati nello spazio in cui abbiamo posto la capanna della natività, circondata da tutti i personaggi della rappresentazione natalizia interpretati, con tanta trepidazione, dai nostri bimbi in una magica atmosfera davvero carica di emozione per tutti i presenti, grazie al modo particolare con cui abbiamo voluto crearla.
Abbiamo allegramente proseguito con una succulenta abbuffata collettiva di ogni ben di Dio, offerta dalle famiglie negli spazi antistanti le proprie abitazioni addobbate ed illuminate adeguatamente, concludendo infine con un magnifico falò intorno al quale ci siamo riuniti per ricevere la benedizione del nostro parroco e per accogliere i doni
di Babbo Natale e della Befana che immancabilmente hanno reso felici sia i piccoli che i grandi!
Ci siamo sentiti, né più né meno, come una grande famiglia intorno al focolare
come accadeva ai tempi dei nostri nonni, tanti anni fa, ripromettendoci, in pieno Giubileo, di continuare ad esprimerci vicendevolmente quanto di buono e di bello sentivamo in cuor nostro anche nel corso di ogni giorno del nuovo anno appena iniziato.
Molte pagine si potrebbero continuare a scrivere sulla nostra manifestazione ma preferiamo farlo attraverso le foto che abbiamo realizzato. Auguri per un felice 2016 a ciascun lettore da parte di tutti coloro che hanno generosamente collaborato e partecipato alla buona riuscita del nostro presepe vivente.
[Testo di Sergio Malaman]