Umido e scarti da cucina: chiude il centro di compostaggio

95047.it Da oggi e fino a data da destinarsi, non sarà più possibile conferire la parte organica della raccolta dei rifiuti, presso il centro di compostaggio catanese. Ad oggi, non si conoscono le ragioni della chiusura, anche se l’azienda sottolinea che si tratta di cause indipendenti dalla loro volontà. Il precedente centro di compostaggio era quello di Ramacca che era però già giunto al suo limite: quello attuale la Sc Recycling ha comunicato che per il momento resterà chiusa. L’allarme è stato lanciato ieri dal sindaco di Biancavilla, Pippo Glorioso, per una vicenda che interessa tutti i Comuni che ricadono nella cosiddetta Srr. C’è, ovviamente, anche Paternò.
“Tutto ciò è inaccettabile, la Regione deve darsi una mossa e dare soluzioni – spiega Glorioso –. Noi abbiamo il dovere di tutelare i nostri cittadini, specialmente se con grandi sforzi riusciamo a pagare sempre puntualmente il servizio e a raggiungere buone percentuali di raccolta differenziata. Piuttosto che fare soltanto annunci, la Regione ci dica dove conferire la nostra differenziata e lo faccia in tempi brevi perché non vorremmo trovarci nella situazione in cui, da una parte, i centri di conferimento chiudono e, dall’altra, la Regione minaccia l’applicazione di nuove tasse per i Comuni che non raggiungono il 65% di raccolta differenziata. Sarebbe davvero paradossale”.

Non è difficile ipotizzare che stando così le cose, l’umido verrà dirottato anch’esso verso la discarica Oikos di Motta Sant’Anastasia. E non diminuisce solo la percentuale di differenziata: aumentano, infatti, anche i costi di conferimento. Il sistema è marcio. Ecco perchè continua a sopravvivere.