Schiaffi e calci agli alunni, ai domiciliari tre maestre nel Palermitano

Sei mesi di schiaffi, calci, pugni, persino testate riprese dalle telecamere piazzate nell’aula degli orrori di una scuola elementare pubblica di Partinico, grosso centro in provincia di Palermo. Le tre maestre, compresa quella di sostegno, gestivano così la loro classe non risparmiando nessuno, neanche quel piccolo alunno disabile con un grave handicap fisico che aveva bisogno di attenzione e aiuto costante per muoversi. E invece di aiutarlo a camminare, a spostarsi, ad andare in bagno, le maestre lo prendevano a spintoni, a calci, persino a testate.
Ma se non fosse stato per l’occhio attento di una coppia di genitori di un’altra alunna della classe chissà quanto tempo sarebbero durate questi comportamenti che – come scrive il giudice delle indagini preliminari nell’ordinanza che ha mandato agli arresti domiciliari per maltrattamenti le tre maestre – “hanno creato sofferenze fisiche e morali intollerabili” ai bambini. Bambini troppo piccoli per parlare, ma non per agire. Ed è stati proprio lo strano comportamento di una bambina che maltrattava la sua bambola a mettere sull’avviso i genitori che hanno deciso di parlare e di rivolgersi al capitano Marta Balbo, una giovane ufficiale che comanda la Guardia di finanza di Partinico.
Solo le telecamere hanno consentito agli investigatori di trovare le prove dei maltrattamenti denunciati perchè, tranne qualche caso in cui altri genitori hanno detto qualcosa che rendeva verosimile le frasi incerte dei piccoli alunni maltrattati, per il resto le famiglie non hanno avuto alcuno spirito collaborativo con gli inquirenti, nonostante in quella classe ci fossero i loro figli.

Maltrattamenti “aggravati dall’aver commesso il fatto con abuso dei poteri e violazione dei doveri inerenti una pubblica funzione e di averli compiuti nei confronti di minori ed all’interno di un istituto d’istruzione”, il reato contestato alle tre maestre, tutte con molti anni di insegnamento alle spalle, sottolineano gli inquirenti..

“In effetti, le intercettazioni ambientali e le videoriprese disposte dall’ autorità giudiziaria hanno permesso di confermare come le tre maestre abbiano usato violenze fisiche e psicologiche nei confronti dei piccoli alunni – dicono le fiamme gialle – Durante la giornata scolastica le insegnanti adottavano abitualmente un linguaggio intriso di minacce verbali e ingiurie, usando violenza fisica (schiaffi, pizzicotti, strattoni, calci) nei confronti di alcuni bambini. Spiccano, in questo contesto, i maltrattamenti di una insegnante di sostegno nei confronti di un bambino diversamente abile”.

 

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