Il premio Lions “Gio’ Battista Nicolosi” al giornalista Stefano Arcobelli

95047.it “Stefano Arcobelli ha fatto dell’attività giornalistica una parte essenziale della sua vita, iniziando, nella fase giovanile, a raccontare Paternò con forte impegno e passione civile attraverso le radio e televisioni libere locali come Tele Paternò Nuova e occupandosi della vita e della cronaca cittadina e degli eventi sportivi legati al basket Bompiani, alla pallavolo che sognava la Serie A, alle gare ciclistiche”. Il premio “Gio’ Battista Nicolosi”, assegnato al giornalista Stefano Arcobelli. Ve lo raccontiamo con la soddisfazione di chi sa che un riconoscimento ad un giornalista, in determinate circostanze storiche, ha una sua valenza e del rinnovato impegno dei Lions che istituirono il Premio nel 2005 per volere dell’allora presidente Turi Asero con lo scopo di dare riconoscimento a chi ha operato per esaltare il genius loci della città di Paternò. “Il Premio è stato intitolato all’illustre geografo paternese, autore di numerosi scritti, vissuto nel XVII secolo poiché esempio di genius paternese che, per molti anni lontano dal paese natio, con la sua attività ha portato lustro e prestigio alla nostra città in Italia e all’estero”.

Oggi, al neo-presidente Sebastiano Garifoli ed al suo direttivo il rimarcare il segno tangibile d’attaccamento a questa città. Come quando in occasione dell’ultimo riconoscimento ricevuto da Stefano Arcobelli a Budapest come migliore giornalista di sport acquatici, disse: “E’ un onore poter dire che sono partito da Paternò alla conquista del mondo”.
 Oggi, ci limitiamo a riportarvi la notizia. Avremo modo nei prossimi giorni di raccontarvi molto altro. Altre motori significative legate a questo appuntamento. Per quella che non è “soltanto” la consegna di un premio che avverrà il prossimo 26 novembre, nel quadro dei festeggiamenti di Santa Barbara, alle ore 18 alla Biblioteca comunale.

Chi è Stefano Arcobelli. 53 anni, giornalista professionista dal 1986. Ha studiato Scienze Politiche.
Da 30 anni lavora alla Gazzetta dello Sport, il più importante giornale sportivo d’Italia e d’Europa, la Gazzetta dello Sport. Caporubrica-inviato per gli sport olimpici nuoto, sci di fondo, baseball. Ha seguito da inviato, 9 Olimpiadi, nonché i campionati mondiali ed europei di varie discipline: boxe, canottaggio, canoa, baseball, slittino, biathlon, snowboard.
Stefano Arcobelli ha cominciato la professione di giornalista mentre studiava all’Università e ed è stato assunto nel 1987 dalla Gazzetta dello Sport alle edizioni regionali di Roma.
Redattore di calcio dal 1989 al 1994, si è successivamente dedicato agli sport olimpici. Tiene anche delle conferenze su argomenti sportivi. Recentemente, al Corso di Laurea in relazioni pubbliche e pubblicità dell’Università IULM di Feltre, Stefano è stato invitato a tenere una conferenza sul tema: “Emozioni: vero linguaggio per lo sport?”. Il Comitato regionale veneto della FISI gli ha assegnato il Premio “Fair Play” in segno di riconoscimento per il suo prezioso lavoro nel raccontare e promuovere gli sport invernali. E’ stato insignito del premo Coni-Ussi per le inchieste nel 2011; nel 2016 è stato premiato dalla Fina come giornalista dell’anno per gli sport acquatici; nel 2015 il suo blog Questione di Stile è stato premiato al festival Overtime, che quest’anno gli ha anche tributato in premio per il miglior articolo dell’Olimpiade di Rio dedicato all’articolo sull’oro nel nuoto di Gregorio Paltrinieri apparso sul sito gazzetta.it con un record di di 603 commenti.
Arcobelli è profondo conoscitore di baseball, avendolo praticato da ragazzino proprio a Paternò, e qui ha cominciato l’attività giornalistica con le radio e televisioni libere locali (basti ricordare le conduzioni a Tele Paternò Nuova), e poi collaborando per lo sport e la cronaca per giornali come Il Mattino, La Sicilia, L’Ora, L’espresso Sera. Nel 1985 ha cominciato il praticandato per giornalista professionista lavorando come redattore alla Gazzetta di Siracusa per la quale s’è occupato anche di attualità, politica e spettacoli, nonché reportage, pur continuando a collaborare per la Gazzetta dello Sport che lo ha chiamato a Roma il 1° febbraio 1987. Trent’anni sempre in prima linea da cronista sportivo dopo cinque nella sua città tra cronaca, politica e appunto sport.

1 Comments

  1. Un complimenti di cuore a Stefano. Una domanda, che fine ha fatto tele paternò nuova?

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