Paternò, Pokemon, cestini dei rifiuti, strisce blu e ipocrisia(ciù)

95047.it “Forse ieri mattina c’era un Pokemon vicino la chiesa di Santa Barbara”. Lo apprendo da un nostro lettore che mi chiede se ne so qualcosa. “Lei ne è al corrente?”, mi scrive. “Onestamente no”, rispondo. “Ma – insisto io – qualche Pokemon dalle parti del vicino Palazzo Alessi di sicuro lo trova”. Chiudiamo la chiacchierata in chat con una risata e la segnalazione (a proposito di piazza Santa Barbara) delle condizioni dei cestini per i rifiuti che si trovano lì. Ci si è “dimenticati” di ripulirli ed il risultato, nella domenica di ieri, è quello che si vede nella foto. E qui, il richiamo alla civiltà dei cittadini è assolutamente fuori luogo. Perchè, a proposito di Pokemon, così come si è stati bravi a “Spakki Arsela” (Pokemon politico non molto raro dalle nostre parti) per l’installazione di una cosa appena appena normale per un Comune di 50 mila abitanti, non si è stati in grado di “Spakki Arsela” pensando anche a chi deve svuotare quei cestini pure nei fine settimana. Questa in mezzo alle altre. Ma da noi comandano le polpette: si parte da chi amministra e si arriva fino a chi fa finta di fare opposizione.

Eppure, si legge qua e là di dichiarazioni che spiegano come ci si ritrovi a vivere in una città trasformata. Quasi europea. E, dunque, per la seconda volta non ne sono al corrente. ”State sempre a lamentarvi, perchè non fate qualcosa invece di lamentarvi?”, ribattono quelli del “cerchio magico” del “va tutto bene”. Siamo d’accordo. Salvo, poi, quando ti ritrovi a fare qualcosa che non va bene al “cerchio magico” sentirsi dire: “Eh no, così fai politica”.
Lo stesso “cerchio magico” che ha avuto da ridire, con il dito inquisitore a convenienza puntato contro, a proposito della nostra notizia pubblicata sul controllo degli stalli blu in piazza Indipendenza: ci si sveglia una volta ogni tot mesi e si spillano soldi alla gente. “Eh ma le strisce blu esistono e si devono pagare! Non si infrange la legge!”. Vero. Anzi, verissimo. In un paese normale si controllano ad ogni ora. Ad ogni giorno. E, soprattutto, i tagliandi devono trovarsi nei punti vendita vicini. E non cercarli manco fosse – appunto – Pokemon Go. Ma fa parte della “Ipocrisiaciù”: altro Pokemon che sovrasta dalle nostre parti.

Tuttavia, tranquilli dunque: VaTutto Benex (Pokemon a metà tra le polpette e la disperazione). Per dirla come l’amico e medico magistrale Consolato Cavallaro: “Il cittadino dia sempre il suo sedere a disposizione”.

4 Comments

  1. Già la storia del paesello, come quello in cui l’economia deve andare avanti , non si vende niente, ma nei periodi in cui vi era sosta libera nelle strade principali, i signori commercianti occupavano metà dei posti disponibili con le loro auto, quelle delle commesse, dei fidanzati delle commesse, degli amici perditempo percui facevo prima ad andare ad Etnapolis… Volevo giustizia ed ho trovato la legge, adesso siamo ben serviti.

  2. Un commento sulle strisce blu. Nei paesi civili esistono gli abbonamenti per i residenti. Cosa chiesta più volte e come tutte le altre richieste volate nell etere. Perchè un residente non può prendere la media di 3 multe al mese solo perchè a nessuno viene in mente di fare un semplice abbonamento. Ma anche questa è un altra storia del paesello di provincia

  3. la gente non sa probabilmente , che la domenica non c’è nessun servizio di raccolta e spazzamento o svuotamento cestini , inoltre dovrebbero abituarsi ad utilizzare i cestini come gettacarta e non come contenitore della spazzatura

  4. E DICIAMOLO!come direbbe un nostro compaesano….!quelli che se la spak kiano veramente a Paternò lasciano andare la spazzatura(pacchetti di sigarette,pubblicità, ecc….)dal finestrino della propria auto!altro che raccoglitori,strisce blu,differenziata e chi più ne ha più ne metta!il degrado é innestato nella testa del cittadino,penso che prima di fare politica bisognerebbe svolgere un corso gratuito di civiltà ed educazione nel rispetto degli altri e sopratutto di se stessi!che inizi la nostra brava giunta a prendere lezioni del genere!mi riferisco sopratutto a quelli che credono di essere nel giusto

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