“Lidl, salvaguardare l’ampliamento di via Vittorio Emanuele”

95047.it Di seguito, la missiva indirizzata a sindaco, vice-sindaco e agli organi di stampa:
“Nell’elenco annuale dei lavori previsto nei piani Triennali 2007-2009 e 2011-2013 delle Opere pubbliche del Comune di Paternò, veniva indicata la previsione che approvava la realizzazione del Progetto per l’ampliamento di Via Vittorio Emanuele nel tratto che da Corso Italia arriva al Corso Sicilia. A seguito della costruzione del supermercato Lidl, che occupa una parte fondamentale dell’area interessata dal progetto di ampliamento dell’ingresso di Paternò, tale obiettivo risulta adesso vanificato.

Chiedo, quindi, al sindaco e alle istituzioni di assumere iniziative amministrative affinché l’obiettivo di ampliamento venga comunque salvaguardato. Chiedo, altresì, se vi siano margini per un incontro con la stessa Società proprietaria del supermercato per individuare di concerto una migliore soluzione urbanistica.
Una soluzione si impone, in quanto l’ampliamento dell’ingresso di Paternò – così come è emerso anche dai mass-media — oltre che essere fortemente condiviso dalla cittadinanza, rappresenta un importante obiettivo strategico di funzionalità logistica e viaria, nonché di decoro e rilievo urbanistico per l’intera città”.

11 Comments

  1. Condivido l’inutilità dell’ampliamento del tratto di via Vitt. Emanuele poichè il collo di bottiglia è rappresentato dalla rotonda dopo il passaggio a livello e dal successivo tratto di via Vitt. Emanuele, ovviamente non modificabile. Viceversa, una semplice soluzione potrebbe essere la realizzazione di una corsia che permetta il transito verso via Stazione senza immettersi nella rotonda (utilizzando qualche metro del piazzale del rifornimento) ed il transito di via Libertà verso il centro con la modifica di alcuni sensi unici di marcia.

  2. Caro senatore, sicuramente il tuo progetto era cosa molto interessante, non solo per una migliore viabilità, ma pure per incrementare la zona di cui attraversava la zona tutta. Quale il
    motivo che l’amministrazione e l’ufficio urbanistico ivi compresa tutta la commissione edilizia ebbe ad approvare il progetto per la realizzazione di questa enorme struttura per il supermercato di cui hanno già ultimato i lavori. Solo adesso si fanno le considerazioni, sicuramente ci sarà stata una spartizione di bustarelle.

  3. Comunque il raddoppio di viaV. E. è l’ennesima occasione mancata per questo paesuccio

  4. Rispondendo al caro Laudani…ma per tutte le iniziative imprenditoriali precedenti (supermercati, discount, ecc), é stato fatto lo stesso ragionamento? Io di strutture viarie risultanti dagli oneri di urbanizzazione in cittá a carico dei precedenti supermercati non ne vedo…ma forse sono cieco!!

  5. Diceva mia nonna “chiangiri u morto su lacrimi persi” ,prima se ne va questa amministrazione e meglio è per la città ,un’amministrazione peggiore di tutti i tempi.Speriamo che fra 5 mesi i cittadini paternesi si rendano conto è votano le persone giuste e oneste.

  6. Ma il caro sen-attore invece di pensare alla viabilitá perché no si occupa di:1. Lotta alla Disoccupazione e stimolo delle attivitá di sviluppo del territorio 2. Provvedimenti che contrastino la delinquenza / mafia ecc; promozione del territorio. Per la viabilitá c’é il consiglio comunale – non un senatore della repubblica pagato uno sproposito dai cittadini…
    Aggiungo (ma è un argomento tabù): la lidl sicuro lo stipendio lo paga al 100% nel pieno rispetto della normativa sul lavoro applicabile…e dei diritti dei lavoratori impiegati…i vari imprenditori locali…lasciamo perdere

  7. Quantunque non richiesto, esprimo un parere tecnico sulla questione. Raddoppiare il tratto iniziale di via Vittorio Emanuele a mio avviso ha poco senso, perché significherebbe convogliare ancora più veicoli verso un imbuto costituito in ordine 1) dal passaggio a livello, 2) dal rifornimento Esso, 3) dalla rotonda, 4) dalla stessa via Vittorio Emanuele nel tratto storico dalla villa in giù, col risultato di creare solo ingorghi. A mio avviso avrebbe molto più senso realizzare un nuovo svincolo per la superstrada nella provinciale Paternò – Ragalna. In tale maniera si alleggerirebbe il traffico su corso Italia e nella zona del “palazzo di ferro” perché una parte cospicua del traffico in entrata e uscita potrebbe venire dirottata sul nuovo svincolo.

    1. Caro Antonio, concordo totalmente con la tua tesi: assurdo sarebbe il “raddoppio” il tratto iniziale della via Vitt. Emanuele. Un ampliamento è più che giustificato ma il raddoppio significherebbe un aumento del traffico al fine di creare maggiori ingorghi alla rotonda in prossimità della ESSO, ed oltre. Logica vorrebbe che il traffico venga sempre più spostato verso il Corso Italia e le arterie della zona Ardizzone.
      Tutto il resto mi sembrano polemiche fine a se stesse, ma forse si sta avvicinando l’avvio della campagna elettorale e necessita porsi in mostra?

  8. Siete i soliti ipocriti. Chiunque cerchi di fare qualcosa in questa città trova gentaglia che deve, per motivi personali, contestare quel poco che si cerca di fare.
    Era il lontano 1998 quanto sentii parlare per la prima volta dell’allargamento di Corso Italia, sono passati 18 anni e ancora si parla di questo benedetto allargamento. In tutto questo tempo cosa avete fatto, come mai non avete allargato Corso Italia?
    Siete dei politici mediocri capaci solo di contestare chi si adopera per produrre investendo nel territorio. Invece, chi come voi vive alle spalle dei cittadini si sente autorizzato a insinuare chissà quali inciuci tra P.A. e Imprenditori. Da più di dieci anni questa città è bloccata, soprattutto l’edilizia, ora che si muove qualcosa venite fuori con le storie più assurde.
    Carissimo Senatore, chi investe in questa nostra città va invogliato e indirizzato verso quelle direzioni previste per legge e non bloccare qualsiasi iniziativa a prescindere.
    Se volete salvaguardare il territorio, iniziate a intervenire concretamente nel ripulire le strade cittadine dall’immondizia, anche questa è tutela del territorio, no!

  9. Come al solito nella repubblica di Paternò ogni occasione è buona per fare scempio. L’obbiettivo è sempre lo stesso, massimo utile sacrificando sull’altare della redditività ogni cosa. Ma molti dimenticano che nel 2011 è stata approvata dal consiglio la convenzione tipo nella quale si puntualizzata che, come avviene in tutti i paesi civili, prima del rilascio della concessione per realizzare il manufatto edilizio bisognava eseguire e collaudare le opere di urbanizzazione .Ma che fine ha fatto quello schema? Perché è stato sostituito con un nuovo schema così favorevole alla parte imprenditoriale a scapito del Comune?

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